Tenta di strangolare la fidanzata: salvata dai vicini. Ma lui è stato solo denunciato

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Una giovane originaria di Mugnano, in provincia di Napoli, è stata vittima di violenza da parte del fidanzato a Monza, rischiando la vita. Fortunatamente, la sua coinquilina, rientrata a casa in extremis, ha allertato polizia e carabinieri.

La denuncia della vittima ha rivelato l’accaduto, tuttavia, a giorni di distanza, non sono stati presi provvedimenti, causando preoccupazione e disperazione al padre della ragazza.

Quest’ultimo ha raccontato la drammatica situazione al deputato Francesco Emilio Borrelli, sottolineando la mancanza di interventi immediati da parte delle autorità. La ragazza è tornata a Napoli, ma il suo ritorno imminente a Monza preoccupa il padre, dato che il fidanzato vive a poche centinaia di metri di distanza.

    Il padre ha espresso la sua angoscia, dichiarando: “I carabinieri mi hanno detto che devono aspettare la risposta del giudice prima di intervenire, ma come può passare tutto questo tempo in una situazione così pericolosa? Ci sentiamo abbandonati e non sappiamo che fare, a chi rivolgerci, questa situazione spinge le persone alla follia.

    L’aggressore è ancora libero e la ragazza è tornata a casa dei genitori a Mugnano

    Sono seriamente preoccupato per la vita di mia figlia e mi auguro che qualcuno faccia qualcosa e in fretta perché questo è solo l’ultimo di una serie di episodi di violenza che mia figlia ha subito nel corso degli ultimi mesi”.

    Il deputato Francesco Emilio Borrelli e la consigliera comunale di Europa Verde a Mugnano, Giusy Mauriello, hanno sollevato la questione, sottolineando l’urgenza di azioni rapide e concrete da parte della magistratura e delle forze dell’ordine. Borrelli ha dichiarato: “Alle denunce devono seguire azioni rapide e concrete da parte della magistratura e delle forze dell’ordine, altrimenti ogni sforzo diventa inutile. Non possiamo dire a tutti ‘denunciate’ e poi non accade nulla.

    Qui c’è una vita in serio pericolo e non muovere un dito significa essere complici dei reati successivi che verranno commessi. Le donne non possono essere lasciate sole in mano ai loro aguzzini. Chiediamo che si faccia tutto il possibile per tutelare questa vita, questa ragazza, questa famiglia”.



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