Al centro Var di Lissone incontro arbitri-tecnici di A

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L'Associazione italiana e gli allenatori della si sono riuniti oggi presso il centro di .

Hanno preso parte all'incontro il presidente Carlo Pacifici, il vice Alberto Zaroli, il responsabile Gianluca e tutti i membri della Commissione, insieme ai responsabili del Settore tecnico Matteo Trefoloni e della Commissione per i rapporti con le società di Serie A e B Riccardo Pinzani.

Alcuni partecipanti, tra cui Garcia, Italiano, Motta, Mourinho, Palladino e Sarri, erano assenti per motivi personali o impegni precedenti.

    Carlo Pacifici ha commentato: “Questa riunione ha rappresentato un momento di condivisione. È particolarmente significativo averla organizzata al centro Var di Lissone, che è una struttura di eccellenza a livello internazionale, dove operano i nostri video match officials”.

    Gianluca Rocchi ha presentato una serie di filmati di casi riguardanti i rigori concessi per fallo di mano o interventi fallosi, inclusi gli della Sala Var. È seguito un costruttivo dialogo tra gli allenatori e i componenti della Commissione, con un'analisi tecnica di ogni episodio.

    “Abbiamo condiviso con gli allenatori e i dirigenti delle società di Serie A le indicazioni tecniche che diamo agli arbitri”, ha detto il responsabile della Can. “Disponiamo di 19 video match officials dedicati, un numero superiore rispetto ad altre federazioni.

    Organizziamo regolarmente raduni per i vmo, in cui svolgiamo attività specifiche per questo ruolo”. Gli allenatori presenti in aula hanno sottolineato l'importanza della conoscenza reciproca per favorire il rispetto tra tutte le parti coinvolte.

    Gli allenatori hanno inoltre elogiato sia gli incontri in cui i dialoghi -Var diventano pubblici sia le riunioni regolamentari che gli arbitri conducono con le diverse società.

    È stato apprezzato anche il coinvolgimento di tutti i dirigenti responsabili degli arbitri delle 20 società di Serie A, una figura sempre più rilevante per la quale si sta svolgendo un'attenta attività di formazione.

    “È fondamentale che queste figure siano professionalmente qualificate”, ha commentato Riccardo Pinzani, “in modo da poter comunicare concetti adeguati e precisi alle società per cui lavorano”.



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