La guerra in Ucraina porterà l’aumento dei prezzi anche di pane e pasta

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La in e le sanzioni alla Russia mettono le ali alle materie prime, dal petrolio al gas, dal all'alluminio.

“Con la guerra in Ucraina – stima Federalimentari – il prezzo della , insieme a tutti gli altri prodotti a base cereale, potrebbe superare il 10%. L'incremento si aggiunge all'aumento di prezzo del 10% della pasta avvenuta a fine dello scorso anno. Il potrebbe aumentare del 30%”.

Sono infatti saliti al top da 14 anni i futures sul grano al Chicago Board of Trade: a causa del conflitto gli investitori temono interruzioni prolungate delle forniture globali. Anche il e' schizzato ai massimi dal momento che il mercato e' alle prese con le spedizioni bloccate dall'Ucraina e i rischi che un conflitto duraturo possa ostacolare le piantagioni primaverili.

    Proprio per il timore che le spedizioni restino bloccate a lungo, gli acquirenti di mais per l'alimentazione animale si sono affrettati a prenotare le forniture dell'Unione europea. Stesso discorso per la soia e i semi di soia: i future stanno toccando nuovi record.

    C'è il rischio concreto di aggravare la dipendenza dall'estero per gli approvvigionamenti agroalimentari con l'Italia che è già obbligata ad importare il 64% del grano per il pane, il 44% di quello necessario per la pasta, ma anche il 16% del latte consumato e il 49% della carne bovina e il 38% di quella di maiale, senza dimenticare il mais e la soia fondamentali per l'alimentazione degli animali e per le grandi produzioni di formaggi e salumi Dop, dove con le produzioni nazionali si riesce attualmente a coprire rispettivamente il 53% e il 73%, secondo l'analisi del Centro Studi Divulga. Non a caso le importazioni di cibo dall'estero sono aumentate del 10% nell'ultimo anno, secondo l'analisi Coldiretti su dati Istat.

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    In particolare, i future sul contratto CBOT del grano e' salito a 9,84 dollari a bushel, al top dall'aprile 2008. Il mais invece passa di mano a 7.25-3/4 dollari, il prezzo piu' alto dal 12 maggio. Anche i semi di soia e' volata al livello piu' alto dal settembre 2012 mentre la soia viene scambiata a 76,21 centesimi per libbra dopo aver toccato un massimo storico di 76,48.

    Insieme, Russia e Ucraina rappresentano circa il 29% delle esportazioni globali di grano, il 19% delle esportazioni di mais e l'80% delle esportazioni di olio di girasole. Gli investitori temono che il conflitto possa impedire agli agricoltori in Russia e Ucraina di piantare colture come il mais nella prossima primavera.

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