‘La realtà non può essere questa’, l’inedito di Edoardo ed Eugenio Bennato per annullare le distanze

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Un brano inedito di Eugenio ed Edoardo Bennato per annullare la distanza fisica e sentirsi più vicini in questo momento così difficile a livello globale.
“La realtà non può essere questa, di un mondo che vive alla finestra e di un tempo sospeso”.

“La realtà non può essere questa” è proprio il titolo della canzone scritta a quattro mani  in questi giorni di quarantena, ciascuno dalla propia casa.
“È una ballata classica, che racconta questa sorta di ‘day after’ che stiamo vivendo, che vuole trasmettere le buone vibrazioni del futuro alle porte”, spiega Edoardo. Eugenio, che ha scritto le parole sulla musica del fratello, fa da eco: “Percepiamo diversamente la realtà rispetto a prima: la stanza è lo spazio in cui si esauriscono questi giorni, mentre il balcone è il luogo che ci collega con il mondo esterno. Il web, invece, è da qualche tempo la prigione dove rischiamo di perdere il rapporto vero: guardarsi negli occhi, parlarsi da vicino”.

“All’inizio avevo un’altra idea, poi Eugenio, con la sua genialità – aggiunge Edoardo – ha scritto un testo che rappresenta proprio la realtà di adesso. Si dice che non può essere questa la realtà, quella che si percepisce dal e sul web. Il nostro è un brano di speranza caratterizzato da una melodia propositiva: la realtà è difendere i più deboli, i più vulnerabili, è tutto il mondo da scoprire oltre le quattro mura di casa, è l’amore che sventola nel porto, quindi dobbiamo cambiarla: ora è proprio la necessità!”.

    “È una collaborazione artistica basata sulla volontà di mantenere un feeling tra due fratelli con stili diversi – conclude Eugenio – Ci rivolgiamo allo stesso pubblico, con una scelta di partenza molto distante ma con la stessa idea di fondo: dire ciò che pensiamo, per dare un senso al presente. Parliamo del vero rapporto, quello umano, quello che, per esempio, noi due abbiamo con il pubblico: la musica è condivisione, è avere di fronte la gente che ti ascolta. Anche se il contatto fisico dà la forza all’arte, noi abbiamo puntato sull’intesa artistica a distanza. Seppur lontani, non abbiamo avuto difficoltà nel comporre questo brano, perché la creatività non conosce ostacoli. È una canzone nata in poco tempo, immediata come la realtà che ci si è presentata davanti”. I proventi dei due artisti derivanti dalla canzone, infatti, saranno devoluti all’Azienda ospedaliera dei Colli (Monaldi – Cotugno – Cto).


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