Hanno risuonato tutte insieme le campane delle chiese di Benevento nel giorno dell’Annunciazione

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Benevento. Hanno risuonato tutte insieme le campane delle chiese di Benevento nel giorno dell’Annunciazione, la festa che ricorda l’annuncio del concepimento verginale e della nascita verginale di Gesù che viene fatto a sua madre Maria (per il Vangelo secondo Luca) e a suo padre Giuseppe (per il Vangelo secondo Matteo) dall’arcangelo Gabriele. Ed è un messaggio di profonda speranza e coraggio quello che l’Arcivescovo di Benevento, Felice Accrocca, ha voluto rivolgere ai suoi fedeli durante la messa trasmessa on line da Tstv, la tv della Curia, in diretta dalla Cappella della Curia Arcivescovile.

“Dio – ha spiegato il pastore della chiesa beneventana – entra nel mondo in punta di piedi”.
E per spiegare l’Annunciazione Accrocca descrive l’omonima opera del Beato Angelico, conservata al Museo Prado di Madrid.
“In questo giorno solenne – ha spiegato l’Arcivescovo Accrocca durante la sua omelia -, nella festa del Signore che prende la carne, ma anche la festa delle Vergine che obbedisce alla parola, madre e figlio sono insieme simbolo dell’obbedienza”.

E’ il monito che l’Arcivescovo rivolge ai fedeli: “Possa la nostra vita trasformarsi nell’obbedienza a Dio, quell’obbedienza che tante volte non capiamo e che per molti è difficile capire in questi giorni che stiamo vivendo in cui la scelta della chiesa è orientata ad agire per il bene di tutti. E’ duro comprendere, ma da cristiani dobbiamo guardare a questa obbedienza, anche se difficile”.
E infine, conclude: “Possa questa Quaresima così strana, così anomala e contraddittoria aiutarci a rivedere i nostri criteri di giudizio e a resettarli a ripartire con la nostra vita e uniformarla ai criteri di Dio”.


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