Inchiesta Universiadi, il commissario Basile: ‘Siamo sereni’

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“Siamo sereni, abbiamo lavorato in piena trasparenza su centinaia di appalti e tutti i nostri atti sono a disposizione. Ora aspettiamo il lavoro della magistratura”. Cosi’ Gianluca Basile, commissario dell’Aru, l’agenzia regionale che ha gestito le Universiadi, commenta la notizia dell’indagine aperta dalla procura di NAPOLI sugli appalti relativi a ospitalita’ e trasporti. “Tutti gli appalti – ha ricordato Basile sollecitato dai cronisti a margine dell’audizione nella commissione comunale di monitoraggio delle Universiadi – hanno ricevuto parere preventivo dell’Anac, ma quando si fanno centinaia di appalti gli interessi in gioco sono tanti e considerato che su navi e casette c’e’ stata una forte polemica trovo corretto che si facciano tutte le verifiche del caso. Noi siamo a disposizione per fornire tutte le informazioni possibili. Ma al momento non sappiamo molto di piu’. Se non che sono stati acquisiti dei documenti su navi e trasporti prima e subito dopo l’evento”.- “Al momento nessuno della struttura – ha proseguito Basile rispondendo ai giornalisti – e’ stato convocato dai magistrati”. Il commissario ha ricordato anche i motivi che portarono a optare tra mille polemiche a una distribuzione del villaggio degli atleti, con il noleggio di due navi da crociera da ancorare nel porto di NAPOLI, e altre soluzioni fuori citta’ (alberghi a Caserta e campus di Fisciano). “C’era il problema – sottolinea il commissario – di concentrare 8000 atleti in un unico posto, con grosse difficolta’ in fatto di tempistica e con un impatto economico enorme”. A Basile, infine, e’ stato chiesto se ritiene che dietro l’inchiesta ci possa essere qualche impresa esclusa dagli appalti: “Lavorando su centinaia di appalti – dice – e’ probabile che ci sia qualcuno che si e’ sentito leso. E’ possibile anche che c’entri la scelta delle navi, che fu preceduta da tante polemiche e fu sofferta perche’ eravamo a pochi giorni dalla manifestazione. Tra l’altro ricordo che con le navi fu ripresa l’idea originaria che era stata messa da parte dal commissario Latella in favore delle casette alla Mostra d’Oltremare. Salvo poi tornare sulla prima scelta. Questo potrebbe aver attivato una verifica”.


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