Camorra, con Maria Licciardi ci sono altri 11 latitanti dell’Alleanza di Secondigliano: 7 sono stati individuati all’estero

SULLO STESSO ARGOMENTO

Si trovano in Sud America e in Europa, ovviamente in Italia ma anche in Spagna, Olanda e nei Balcani, 12 delle 126 persone destinatarie di altrettante misure cautelari emesse due giorni fa nell’ambito del maxi blitz interforze coordinato dalla Procura di Napoli contro la cosiddetta “Alleanza di Secondigliano”. Si tratta di 125 arresti, in carcere e ai domiciliari, e di un divieto di dimora in Campania, emessi dal Gip di Napoli, Roberto D’Auria della X sezione su richiesta della DDA, notificati dai Carabinieri del Comando provinciale di Napoli (diretto dal colonello Ubaldo Del Monaco), dai militari del Reparto Anticrimine del Ros di Napoli (coordinati dal tenente colonnello Gianluca Piasentin), dalla Polizia di Stato di Napoli (questore Alessandro Giuliano) e dai finanzieri del Comando Provinciale di Napoli (generale Gianluigi D’Alfonso). Tra i ricercati figura Maria Licciardi, detta a’ piccirella, sorella del boss deceduto Gennaro Licciardi, detto a’ scigna tra i fondatori dell’Alleanza, costituita dalle famiglie criminali Contini, Bosti e Mallardo tutte imparentate tra di loro attraverso il matrimonio con le tre sorelle Nunzia, Anna e Rita Aieta e apputo dalla famiglia Licciardi della Masseria Cardone a Secondigliano. Sette ricercati, attraverso attività investigative dei miliardi dell’Arma, sono stati individuati oltre i confini nazionali, dove si erano trasferiti in pianta stabile o temporaneamente per gestire attività illecite, come il traffico di sostanze stupefacenti, per conto dell’Alleanza. Per quelli che si erano trasferiti in via definitiva per “motivi di lavoro”, quindi già individuati, sono state avviate le procedure di estradizione. Alcuni invece sono ancora ricercati in collaborazione con l’Interpol. Nelle oltre duemila pagine dell’ordinanza cautelare si traccia uno spaccato della potenza del gruppo criminale che aveva il controllo totale delle attività illecite in città e che aveva fatto dell’ospedale san Giovanni Bosco la propria base operativa.



Torna alla Home

5 motivi per cui installare uno scarico aftermarket sulla tua moto

Gli scarichi per moto aftermarket sono l’oggetto del desiderio degli appassionati di moto, gli articoli più efficaci per apportare sostanziali migliorie al proprio veicolo senza spendere cifre insostenibili. Non è un caso che il mercato degli scarichi per moto sia non solo ben frequentato, ma anche in crescita.  Ne parliamo...

Corruzione: arrestato Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria

La Guardia di Finanza di Genova ha eseguito questa mattina un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di diverse figure di spicco della politica e dell'imprenditoria ligure, tra cui il presidente della Regione Giovanni Toti. L'accusa è di corruzione, associazione per delinquere e finanziamento illecito ai partiti. Tra gli altri indagati figurano...

Synlab: hacker chiedono un riscatto per non pubblicare dati sensibili dei pazienti

Un gruppo di hacker sostiene di aver sottratto dati sensibili a Synlab Italia durante un recente attacco ransomware e minaccia di pubblicarli se l'azienda non pagherà un riscatto. Le prime indiscrezioni, non ancora confermate ufficialmente da Synlab, parlano di dati relativi ad analisi cliniche di centri situati in Campania, sebbene...

IN PRIMO PIANO