Juve Stabia, interrotto il silenzio stampa. In conferenza Manniello e Caserta: “Bisceglie partita difficile”

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Castellammare. E’ ufficialmente interrotto il silenzio stampa proclamato dopo il pareggio con la gara casalinga di lunedì contro il Rieti. In conferenza, questa mattina, ha parlato sia il tecnico Fabio Caserta che il presidente Manniello presente lunedì sera allo stadio.
Il Presidente Manniello. “Ci scusiamo per lunedì sera, a fine gara c’è stato un po’ di nervosismo, anche perché qualche giocatore della squadra avversaria ha detto qualche parola di troppo – dice Manniello – Rispetto a domenica abbiamo un punto in più e una partita in meno. Ci è capitato di andar male. I ragazzi stanno tranquilli. “Meritiamo di più?” E più del primo posto che c’è? (ride ndr). Nonostante le difficoltà, la squadra ha retto benissimo. La partita di Bisceglie sarà la più difficile di tutte. E’ tutto nelle nostre mani: dipende da tutti noi. Se guardiamo il girone A, l’Entella aveva un gran vantaggio e ora e più quattro dal Piacenza e deve andare lì. Il pubblico dei social? Farò una conferenza stampa per spiegare l’anno societario della Juve Stabia, che è stato inversamente proporzionale dei risultati sportivi. Ho conosciuto di tutto. A livello sportivo questa società non ha né il presidente né il vicepresidente. La squadra è, però, blindata, tranquilla. L’importante è il clima che si è instaurato qui, Fabio ormai è un cittadino onorario della città. Il direttore Polito ha scelto prima gli uomini e poi i calciatori. Qui c’è il rispetto dei ruoli. Anche se siamo pochi, siamo riusciti a creare un qualcosa di grande. Stiamo combattendo con capoluogo di provincia – prosegue – I nostri introiti sono chiaramente minori, i ragazzi stanno facendo qualcosa di eccezionale. C’è stata una programmazione, un lavoro di continuità fatto dall’allenatore. Abbiamo la fortuna di avere in una azienda persone oneste. Hanno accettato la scommessa Juve Stabia. Caserta e Polito ci hanno creduto, se vedessimo i loro contratti… Nemmeno in eccellenza. Loro sono bravi, nonostante un bilancio molto inferiore rispetto alle altre competitor. I ragazzi della curva non mi hanno chiesto mai un biglietto. La società, questa volta, autonomamente ha deciso di aiutare le spese del pullman. Questo – conclude – è un paese a cui piace distruggere. Abbiamo distrutto 28 fonti d’acqua…”
Il tecnico Fabio Caserta.  “Non è mia abitudine protestare, chiedo scusa perché mi sono rivolto non bene ad un tifoso, che ha tutto il diritto di contestare o applaudire. Anche a me, che sono un essere umano, ho sbagliato, fatto una cosa che non dovevo fare. Bisogna fare i professionisti, confrontarsi con i giornalisti e i calciatori – dice Fabio Caserta – “Quello è un episodio che non deve accadere più. Qualche volta ci è andata bene, lunedì no. Ci sono ancora cinque partite importanti da affrontare con il piglio giusto. Castellammare è una grande famiglia, io lo sento particolarmente. Ci vuole unione tra dirigenza e staff, bisogna remare tutti verso la stessa direzione. Tutti hanno avuto difficoltà, anche negli altri gironi. Ora dobbiamo andare avanti. Uniti per un unico obiettivo. Con i tifosi non c’è stato nessun tipo di problema, è subito rientrato. I fischi sono stato istinto. Ma anche loro hanno capito che non è il momento di fare processi. Qualsiasi cosa deve cadere sul sottoscritto, non sulla squadra. C’è il giocatore che subisce le critiche, altri che reagiscono. La squadra è viva, lotta dal primo all’ultimo minuto. Il risultato è svanito negli ultimi trenta secondi. Nella vita in generale ci sono alti e bassi, bisogna rialzarsi e ripartire. Questa squadra ci ha abituato troppo bene, è normale che ora a fine campionato subentra inconsciamente la paura. Gestire le motivazioni, le sensazioni, non è facile. L’esperienza porta a ragionare in modo tranquillo. Noi abbiamo la fortuna di avere persone che stanno vicino alla squadra, una società presente, un presidente tifoso. Al di là del risultato di Bisceglie, questo campionato si deciderà all’ultima partita. Lasciamo tranquilli i ragazzi”. Al di là del risultato di Bisceglie, questo campionato si deciderà all’ultima partita. Lasciamo tranquilli i ragazzi. Non c’è crisi, megli talvolta fermarsi e parlare a mente fredda. Col Bisceglie sarà una partita difficile. Ma tutte saranno complicate. Serve cattiveria agonitica. Lo sarà fino alla fine. Vitiello, Marzorati hanno stretto i denti. E’ facile battere le mani quando le cose vanno bene, il vero tifosi sta vicino quando le cose si fanno difficili. Vitiello arriva da un problema fisico che lo ha portato a stare fuori per un po’. Ci sono stati un po’ di problemini nel reparto arretrato. Noi dobbiamo guardare a noi. Sono sicuro che faranno di tutto i ragazzi per arrivare l’obiettivo. “Si sono venduti le partite?” Questa società non si venderà mai una partita. Nessuno ha motivo e voglia per fare una cosa del genere. A Castellammare piace distruggere. Il mio appello – conclude – va ai tifosi veri di Castellammare. Che senso ha buttare i soldi?”



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