Gioia Tauro – Un’operazione congiunta della Guardia di Finanza di Reggio Calabria e dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha portato al sequestro di 788 chili di cocaina purissima nel porto di Gioia Tauro. La droga, nascosta all’interno di due container, avrebbe fruttato oltre 126 milioni di euro alle organizzazioni criminali.
L’operazione rientra in un vasto piano di controllo dell’area portuale, dove le ispezioni sono state intensificate per individuare container utilizzati per il traffico di stupefacenti. Nell’ambito dell’attività investigativa, tre container sospetti provenienti dal Sud America e diretti verso porti italiani e spagnoli sono stati selezionati per controlli approfonditi.
Gli investigatori hanno dapprima sottoposto i container a scansioni radiogene con sofisticate apparecchiature scanner, poi li hanno ispezionati con l’ausilio delle unità cinofile della Guardia di Finanza.
La droga nascosta nei container con pellet e pesce surgelato
La cocaina era abilmente occultata: alcuni panetti erano nascosti tra centinaia di sacchi di pellet, mentre altri erano stati sistemati in un’intercapedine ricavata nel vano motore di un container refrigerato contenente pesce surgelato.
Secondo gli inquirenti, il sequestro dimostra il costante tentativo dei trafficanti di affinare le tecniche di occultamento della droga per eludere i controlli doganali e di polizia nel porto di Gioia Tauro. Le indagini proseguono per individuare i responsabili del traffico illecito.
Articolo pubblicato il giorno 18 Febbraio 2025 - 07:49
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E’ strano come i trafficanti cercano di nascondere la droga in modi cosi complicati, ma non capisco perche continuano a provare. La Guardia di Finanza fa un buon lavoro, speriamo che continuino a trovare altre cose.
L’operazione della Guardia di Finanza sembra essere stata molto efficace, ma mi chiedo se sia sufficiente a fermare il traffico di droga. I traffici sono molto complessi e ci sono sempre nuove tecniche che i criminali usano.