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Aversa, corruzione e abusi edilizi, 8 arresti. Ci sono imprenditori e dipendenti comunali

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Un’operazione dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Aversa, diretta dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, ha portato all’arresto domiciliare di otto persone accusate di corruzione, falso e abuso d’ufficio.

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Le indagini, avviate nel gennaio 2022, hanno permesso di documentare un sistema di corruzione che coinvolgeva imprenditori, dipendenti comunali (tra cui il Dirigente dell’Ufficio Tecnico del Comune di Aversa e un geometra) e tecnici privati.

Il modus operandi era il seguente:gli imprenditori del settore edile, con l’intermediazione di tecnici e professionisti, corrompevano i funzionari pubblici per ottenere i permessi di costruire in tempi rapidi e senza dover rispettare le normative vigenti.

I funzionari pubblici, in cambio di denaro o altre utilità, falsificavano atti, sopprimevano documenti e superavano le problematiche inerenti all’istruttoria dei permessi di costruire.
In alcuni casi, gli imprenditori costruivano complessi residenziali in assenza di una preventiva lottizzazione e in violazione delle norme urbanistiche.

L’operazione ha portato al sequestro di un immobile realizzato illegalmente ad Aversa.Sono indagati altri cinque soggetti che non sono stati sottoposti a misura cautelare.

L’attività dei Carabinieri ha permesso di contrastare la corruzione e l’abuso d’ufficio, tutelando gli interessi pubblici e privati a Aversa.

Un tecnico di parte curava le pratiche edilizie per conto del Dirigente dell’Ufficio Tecnico comunale, eliminando l’arretrato esistente e favorendo gli imprenditori che lo pagavano.

In altri casi, gli imprenditori pagavano i tecnici comunali per sottrarre atti ufficiali dall’archivio comunale e alterare l’iter procedurale per ottenere l’approvazione dei progetti.
I titoli autorizzativi venivano rilasciati sulla base di una falsa rappresentazione dei luoghi ante operam, artatamente effettuata mediante la sostituzione di grafici già esistenti.

Alcuni complessi residenziali sono stati realizzati in assenza di una preventiva lottizzazione e in violazione della normativa edilizia vigente e della normativa regionale c.d.“Piano casa”.


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