Cronaca di Napoli

Napoli, Scaturchio fa ricorso al TAR. Parte una petizione da San Gregorio Armeno

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“Tantissimi cittadini e residenti ci hanno contattato in questi giorni perché spaventati dal fatto che, anche rischia di non essere più la via dell'artigianato e del commercio presepiale napoletano, perdendo di conseguenza un'altra grande ricchezza del territori”.

Lo ha detto il presidente delle Botteghe di San Gregorio Armeno, Vincenzo Capuano, a nome di tutti gli artigiani e commercianti presepiali.

“Noi riconosciamo in un'eccellenza napoletana ed un difensore dell'arte della nostra pasticceria, altro grande vanto, ma li invitiamo proprio per questo a capire che San Gregorio Armeno è l'ultimo baluardo dell'artigianato napoletano, una piccola via diventata una vetrina di sul mondo.

Sarebbe veramente un peccato se perdessimo un'altra ricchezza così grande, come è successo con le vie dei libri, degli strumenti musicali, ecc. Proprio per questo motivo abbiamo lanciato una petizione, su richiesta di cittadini e commercianti, al Comune di Napoli, per bloccare l'apertura di tutti i locali alimentari e di altre specie, non attinenti al presepe napoletano.

Saremmo i primi a dare un supporto alla famosa pasticceria Napoletana, che offre tanto lavoro ai nostri ragazzi, e se aprisse nelle zone anche adiacenti la via dei Presepi, la quale deve rimanere tale. Sappiamo già di altri negozi alimentari che vogliono aprire a San Gregorio Armeno.

Proprio il 20 luglio siamo stati tutelati dalla delibera 246 del Comune di Napoli, con il fine di evitare l'ennesima perdita d'Identità e di cultura, in un periodo storico in cui dove chiudono luoghi di cultura, aprono solo negozi alimentari”, conclude Vincenzo Capuano


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