Gli elementi finora emersi non sono “in alcun modo indicativi di un decesso dovuto all’opera di terzi”. Lo afferma in una circostanziata nota la Procura di Trieste che si riferisce al caso dell’uomo trovato impiccato ieri mattina sulla Grande velocita’ triestina. Sul corpo, tra le altre carte, e’ stato trovato un certificato del 10 settembre scorso, che diagnosticava una “sindrome ansiosa depressiva” e prescriveva la necessita’ di una visita psichiatrica.
Il certificato era stato rilasciato dalla Donk-Humanitarian Medicine. L’uomo potrebbe essere un cittadino iraniano, B.K., nato a Teheran nel 1968, a Trieste senza fissa dimora.
L’ispezione cadaverica immediatamente effettuata sul corpo “non ha fatto emergere sul corpo alcun segno di tortura, ne’ di violenza” pertanto sono errate notizie relative a “bruciature, lesioni da taglio e traumatismi vari alla testa del deceduto, ma si tratta solo di lesioni post mortem” e “gli unici segni rinvenuti sulla salma sono quelli tipici dell’impiccamento”.
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