C’è un indagato per la morte di Vincenzo Iannone, il pusher di 47 anni ritrovato carbonizzato in un’auto lo scorso 16 luglio nella zona collinare di Marano di Napoli. All’uomo, i carabinieri e la Direzione distrettuale antimafia contestano i reati di omicidio aggravato dalle modalità mafiose e distruzione di cadavere.
Qualche giorno fa all’indagato sono stati sequestrati degli indumenti, il cellulare e una vettura, sui quali verranno eseguiti degli accertamenti irripetibili delegati al Ris. Lo scorso 19 luglio è stata anche eseguita l’autopsia sul cadavere della vittima che avrebbe fugato i dubbi degli inquirenti sulle modalità della morte, che potrebbe essere maturata a causa della sua attività illegale.
- Portici, ladro bloccato mentre ruba un’auto
- Al Festival del Cinema di Salerno, premiata la Fondazione Vassallo
- Napoli, rapina la vicina di casa e viene gambizzato: arrestato col fratello
- A settant’anni dalla nascita, il ricordo di Mario Scarpetta
- Controlli della Polizia municipale durante Napoli-Inter, multe e sequestri