Parco archeologico di Pompei: il 26 aprile la presentazione della II edizione di ‘Sogno di volare’

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Un Parco archeologico può diventare un luogo dove gli adolescenti del territorio indagano le proprie capacità esibendosi, con artisti professionisti, in uno spettacolo antico?

Riescono ragazze e ragazzi di 15-17 anni a mettere in crisi il racconto di un territorio come quello intorno a Pompei, “difficile” e “debole” secondo i soliti indicatori socioeconomici, sorprendendo i grandi con il loro incredibile entusiasmo e la loro creatività?

Dopo il primo anno di “Sogno di Volare” – progetto volto a coinvolgere i ragazzi e le scuole del territorio e a stabilire un legame concreto con il patrimonio culturale di appartenenza, attraverso l’arte e il teatro – la risposta nel secondo anno dell’iniziativa, può essere un “si'” un po’ meno timido.

Superate alcune barriere iniziali di carattere burocratico e culturale, mettendo insieme scuole, istituzioni culturali, artisti e i funzionari del Ministero della Cultura, il Parco Archeologico di Pompei ha creato un modello: dopo l’anno zero, che ha visto il primo spettacolo pompeiano approdare anche a Ravenna e Bologna (con sale esaurite), si spicca il volo e si amplia il progetto.

Non più solo teatro ma anche cinema e racconto documentaristico in collaborazione con Giffoni Experience e Giffoni Innovation Hub, ma soprattutto cresce la partecipazione delle scuole, dopo il Liceo E. Pascal di Pompei, l’Istituto Superiore E. Pantaleo di Torre del Greco, entrano il Liceo G. de Chirico di Torre Annunziata e l’Istituto Superiore R. Elia di Castellammare di Stabia.

    Economicamente il progetto, sostenuto dal Parco di Pompei, comincia a camminare sulle proprie gambe: oltre a un contributo della Direzione Generale Spettacolo, una parte cospicua delle spese viene coperta da uno sponsor, American Express. E dunque da un lato il teatro, che vedrà il prossimo 27 e 28 maggio 120 studenti/attori delle scuole del territorio vesuviano, aprire la stagione estiva del Teatro Grande di Pompei con gli “Acarnesi Stop the war!”, riscrittura da una commedia di Aristofane e secondo appuntamento del triennio dedicato al commediografo greco.

    I ragazzi saranno guidati dalla regia esperta di Marco Martinelli, accompagnati dalle musiche di Ambrogio Sparagna e con il disegno luci di Vincent Longuemare, professionisti della scena teatrale di fama internazionale e già firme artistiche dello spettacolo “Uccelli” dello scorso anno.

    Una produzione teatrale del Parco archeologico di Pompei, realizzata in collaborazione con Ravenna Festival, Teatro delle Albe/Ravenna, Teatro di Napoli-Teatro Nazionale e Giffoni Experience e Giffoni Innovation Hub, frutto di un protocollo di intesa con l’Ufficio regionale scolastico della Campania.

    Dall’altro, sempre nell’ottica di far emergere il magico rapporto tra il Sito archeologico e i giovani, un progetto di formazione al linguaggio cinematografico e al racconto documentaristico in collaborazione con Giffoni Experience e Giffoni Innovation Hub che coinvolge gli studenti del Liceo Artistico “Giorgio De Chirico” di Torre Annunziata, con l’obiettivo di produrre e distribuire dei mini documentari e raccontare – con il supporto di professionisti del settore, che li guideranno anche attraverso delle masterclass dedicate – le peculiarità di un posto unico al mondo, raccontando 6 cantieri in corso nel sito archeologico: Scavo IX – Insula 10, Casa del Larario di Achille – Vicolo dell’Efebo, Insula Occidentalis – Casa della Biblioteca, Casti Amanti, Casa di Pansa e Domus del Larario – Regio V. Mercoledi’ 26 aprile il progetto “Sogno di Volare” sara’ presentato all’Auditorium di Pompei alle ore 11,30.

    Introdotti dal Direttore del Parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel interverranno: Il Sovrintendente della Fondazione Ravenna Manifestazioni, Antonio De Rosa; il regista, Marco Martinelli; il Dirigente dell’Ufficio scolastico Regionale per la Campania, Cristiana Passerini; il Direttore artistico di Giffoni, Luca Apolito; l’attore e regista, Paolo Ruffini, assieme ai ragazzi delle scuole, protagonisti del progetto.



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