“Valorizzare e aprire ai giovani le Ville Vesuviane” Le priorità del neo presidente della fondazione Gennaro Miranda

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Aprire le settecentesche Ville al pubblico, in primis ai giovani, e intercettare i flussi turistici. E’ l’obiettivo di Gennaro Miranda, neo presidente della Fondazione Ente Ville Vesuviane secondo cui tutte le scelte saranno sempre condivise con l’intero consiglio di gestione. “L’approccio è finalizzato a mettere a sistema tutti gli attori istituzionali, politici, economici e culturali che insistono sul nostro territorio.

Abbiamo l’obiettivo ambizioso di contribuire in maniera determinante a valorizzare le splendide ville vesuviane e di aprirle al territorio”, ha spiegato nella sede della Fondazione a Villa Campolieto, a Ercolano. “In consiglio abbiamo evidenziato un aspetto fondamentale ovvero puntare ad un approccio locale (aprire le ville a giovani e concittadini) e globale (riuscire ad avere la capacità di intercettare l’enorme flusso turistico che incide sul nostro territorio)”.

A fronte di numeri importanti che, ogni anno, registrano il Parco archeologico e il Gran Cono del Vesuvio, “le ville – sottolinea Miranda – hanno una percentuale molto bassa ma ci sono elevati margini di crescita” ed è “chiaro che per raggiungere questo obiettivo dobbiamo riempire di contenuti le nostre ville. Quindi c’è bisogno di una progettazione che riesca a intercettare le innumerevoli opportunità di finanza agevolata in questo momento presenti.

Non solo il Pnrr, che sarà di sicuro una chiave determinante di svolta: mi riferisco a nuovi percorsi di strategia programmatica, attivando una collaborazione stretta col Mic e anche col Miur se pensiamo che per combattere la dispersione scolastica ci sono fondi rilevanti. Credo sia opportuno essere di supporto ai giovani studenti in dispersione scolastica in un territorio che conta le percentuali più alte d’Italia”. I siti monumentali settecenteschi, con i loro parchi e giardini, sono 122 e insistono nei Comuni di Napoli, San Giorgio a Cremano, Portici, Ercolano, Torre del Greco.


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