Statua Maradona, Sepe: “Non contesto lavoro magistrati, amaro in bocca per come è stata gestita vicenda”

SULLO STESSO ARGOMENTO

“Non ho intenzione assolutamente di contestare il lavoro dei magistrati e non voglio contestare neppure la delibera comunale”, così al quotidiano La Ragione Domenico Sepe, l’autore della statua di Maradona, rispedita al mittente dal Comune di Napoli perché dal valore troppo elevato per essere oggetto di donazione.

Sepe: “Amaro in bocca per il modo in cui è stata gestita vicenda”

Oggi, dopo tutto il frastuono provocato dalla vicenda, Sepe parla di “amaro in bocca” e di “danno professionale” provocato dai “modi in cui la vicenda è stata gestita”.

“Ho saputo della revoca della donazione da un giornalista de Il Mattino, mi sono chiesto se stesse scherzando, nessuno dal Comune si è premurato di darmene comunicazione preventiva, sono molto scosso per questa vicenda, avevo a lungo discusso con l’assessore comunale allo Sport sul posizionamento dell’opera”, dice lo scultore.

“Sarebbe bastata – ancora lo scultore dalle pagine de La Ragione – una nota del Comune in cui si comunicava, d’accordo con l’artista, che in attesa della conclusione delle indagini della magistratura, la statua sarebbe stata rimossa dalla sua collocazione”.

Le motivazioni del Comune: per l’artista prestigio e visibilità

Sepe preannuncia, quindi, una conferenza stampa nei prossimi giorni in un noto bar al centro di Napoli per svelare altri dettagli sull’incresciosa situazione. Secondo il Comune, “l’installazione dell’opera presso lo stadio Maradona pare in grado di restituire al donante una utilità non irrilevante in termini di prestigio e di visibilità”.

    “Siffatta utilità, oltre a stridere con la tipica gratuità della donazione, può risultare appetibile e contendibile da parte di altri artisti e di conseguenza impone il rispetto del principio di imparzialità e il ricorso a procedure di evidenza pubblica”.

    In sostanza, lo scultore della statua di Diego avrebbe goduto, rimarcano dal quotidiano, attraverso l’installazione davanti allo stadio cittadino, di maggiore visibilità rispetto ad altri artisti.

    “In verità ho già lavorato più volte in collaborazione con il Comune, e poi sono state prodotte solo due statue di Maradona, la mia e un’altra che è nella disponibilità del calcio Napoli, inoltre non ho mai preteso che fosse l’unica installazione di Maradona dinanzi allo stadio”.

    “Ma quel contratto di donazione era assai precedente alla presentazione dell’opera, avvenuta in pompa magna a novembre. Perché la delibera salta fuori a distanza di tempo?”, si chiede lo scultore, che a marzo presenterà allo stadio Menti di Vicenza la sua statua in onore di Paolo Rossi.



    Torna alla Home

    LASCIA UN COMMENTO

    Per favore inserisci il tuo commento!
    Per favore inserisci il tuo nome qui

    "Abbiamo peccato in due episodi. Sapevamo della forza della Roma sulle palle inattive. Ho fatto un cambio prima di quel corner inserendo un difensore ma non è bastato. Abbiamo preso due gol su calcio piazzato. Era il 90' e mancavano pochi minuti: ho tolto un ragazzo entrato da poco,...
    "Non abbiamo vinto perché non siamo stati attenti in occasione del calcio d'angolo del loro 2-2. Eravamo riusciti a ribaltarla, facendo una grande partita. Abbiamo creato tante occasioni. Quest'anno anche quando riusciamo a fare partite buone non sempre troviamo la vittoria. Dobbiamo ripartire dalla prestazione positiva. Ci è mancata continuità,...
    "Non è mai facile giocare in questo stadio, l’anno scorso il Napoli ha vinto lo scudetto. È stata una partita con poche occasioni, quindi abbiamo dovuto lottare. Sul calcio d’angolo mi sono detto di dovermi far trovare al posto giusto e per fortuna è andata bene”. Così Tammy Abraham,...
    Napoli e Roma si annullano nella sfida valevole per la 34 giornata di Serie A. Al Maradona finisce 2-2 una bella sfida, accesa ed emozionante soprattutto nella ripresa: apre Dybala su rigore, Olivera e Osimhen (altro rigore) la ribaltano, poi nel finale il prezioso ritorno al gol di Abraham...
    La struttura delle famiglie future sta subendo un'evoluzione apparentemente in verticale. Sembrerebbe infatti che i nonni stiano diventando i pilastri di queste strutture, con un'unica generazione di nipoti alla base, seguita da genitori anch'essi figli unici. Ma che destino attende cugini, fratelli e zii in questo nuovo ordine familiare? Probabilmente,...

    IN PRIMO PIANO