Covid, De Luca: “Anziani e fragili fate la quarta dose”

SULLO STESSO ARGOMENTO

Rivolge un appello agli ultrasessantenni e ai soggetti fragili, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, “perché vadano a vaccinarsi con la quarta dose anti Covid”.

“Chi vi parla ha fatto la quarta dose il 22 ottobre e si è vaccinato nella stessa giornata contro il Covid e contro l’influenza – ha detto durante la consueta diretta Fb del venerdì – Vi prego di essere responsabili”.

Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha spiegato anche che “c’è una situazione drammatica nei pronto soccorso”. Da qui le ipotesi di intervento: “o una riduzione dei pronto soccorso marginali o impiegare negli ospedali anche dei giovani medici appena laureati impegnati nelle scuole di specializzazione”.



    “Non abbiamo medici quindi dobbiamo impegnarli dopo il primo anno di specializzazione già negli ospedali retribuendoli per un lavoro ospedaliero e non per il lavoro di specializzando, non vedo altre possibilità se non nell’immediato impegnare giovani medici che stanno facendo corsi di specializzazione”, ha spiegato. Poi un appello al Governo: “di incrementare le risorse necessarie per reggere la sanità pubblica nel nostro Paese”.



    LASCIA UN COMMENTO

    Per favore inserisci il tuo commento!
    Per favore inserisci il tuo nome qui


    LEGGI ANCHE

    Carcere di Poggioreale: protesta dei detenuti del reparto Avellino

    50 detenuti del reparto Avellino del carcere di Poggioreale hanno protestato battendo oggetti contro i cancelli di sbarramento dalle prime ore del mattino fino alle ore 15:00 di oggi. I detenuti contestavano la circolare DAP che disciplina la consegna di generi alimentari e indumenti da parte dei familiari (15 kg di indumenti e 5 kg di generi alimentari). Con arroganza, hanno preteso di parlare con il direttore minacciando ulteriori proteste. Grazie all'interlocuzione dell'unico agente rimasto chiuso...

    Il clan dei telefonini in carcere. Il pentito: “Entravano nascosti nelle ruote delle sedie a rotelle dei familiari”

    L'ingegno dei detenuti e dei loro familiari complici per entrare in carcere tutto quello che di illegale non conosce limite ne ostacoli. "Noi facevamo entrare i telefonini anche attraverso un detenuto di Marcianise di cui non ricordo il nome ma solo il soprannome plusiello, questa persona faceva entrare i telefonini utilizzando la sedia a rotelle di un familiare che veniva a trovarlo in carcere, in quanto le sedie a rotelle non vengono perquisite al momento...

    IN PRIMO PIANO

    LE VIDEO STORIE