In periodo di caro-energia ha pensato di pagare quanto chiedevano i due rappresentati di una societa' elettrica che si erano presentati nella sua abitazione, onde evitare guai peggiori.
Quando hanno suonato alla porta della casa di un pensionato 83enne di Parma gli avevano infatti mostrato delle bollette non pagate e, sotto minacce e raggiri, l'hanno convinto a versare 1.500 euro per risanare il tutto. I due addetti erano truffatori, ma questa volta il colpo non e' andato a segno grazie ad un dipendente di banca.
Potrebbe interessarti
Tragedia sulla Cilentana: auto precipita in una scarpata, muore un 77enne
Salerno, sequestrati oltre 200mila prodotti tra falsi, insicuri e fuochi illegali
Blitz antidroga a Pontecagnano: cocaina pronta per il Veglione nascosta sotto il letto
Operato il sindaco di Castiglione dei Genovesi: è caccia all'aggressore mascherato
Il pensionato, per pagare le finte bollette, e' andato con uno dei due, una donna di 28 anni residente a Reggio Emilia, in banca. L'anziano, molto confuso, ha chiesto di prelevare il denaro per consegnarlo alla donna che, nel frattempo, si era presentata come nipote acquisita.
Il cassiere pero' ha intuito subito tutto e ha chiamato i carabinieri, che hanno fermato la donna e il complice, un 25enne della provincia di Salerno, rimasto in auto fuori dall'agenzia bancaria. I due sono stati arrestati per tentata truffa in concorso.
REDAZIONE






Scegli il canale social su cui vuoi iscriverti