Foggia, operaio di Napoli morto investito su A14: la rabbia dei sindacati

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Foggia, operaio di Napoli morto investito su A14: la rabbia dei sindacati. Sgambati: ‘Proteggere lavoratori che denunciano come per reati di mafia’ 

“Rabbia e sdegno, ancora un giovane operaio che perde la vita per lavorare”. Lo dice Giovanni Sgambati, segretario generale Uil Campania e Napoli per la morte dell’operaio napoletano in un incidente sul lavoro sulla A14.

La Uil – aggiunge Sgambati – sta conducendo una campagna straordinaria ‘Zero morti sul lavoro’ affinché il tema della sicurezza non sia scambiato per un profitto aziendale, Non bastano più ispettori, è necessario che chi si macchia di responsabilità sulla sicurezza non possa più partecipare a gare, che si dia copertura ai lavoratori che denunciano, come avviene per i reati di mafia, e che venga fatta una formazione concreta sui temi della sicurezza. Queste sono le priorità sulle quali come Uil continueremo a batterci e non ci fermeremo”, conclude Sgambati.



    “Una strage continua alla quale sembra si siano tutti assuefatti. Come sindacato siamo stanchi di redigere comunicati su incidenti mortali sul lavoro che sono in aumento perché la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro vengono considerate da parte di molti un limite allo sviluppo o un costo su cui risparmiare”.

    E’ quanto afferma Gianpiero Tipaldi, segretario generale della Cisl di Napoli. “Se si vuole combattere il triste fenomeno degli incidenti mortali e dei gravi infortuni si deve mettere in piedi un sistema che allo stesso tempo deve fare prevenzione e controllo, monitorando il territorio e i luoghi di lavoro. Da anni la Cisl chiede una patente a punti per classificare e qualificare le aziende. Occorre che le risorse stanziate vengano spese anche per le aziende, – conclude Tipaldi – in particolar modo per l’applicazione dei contratti e le norme di sicurezza in tutti i cantieri. E’ l’ora di risposte concrete” da parte sia del Governo che di tutti gli attori coinvolti sul tema”.



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