Cronaca di Napoli

Napoli, il sottosegretario Macina: “A Poggioreale sovraffollamento problema serio”

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. “Nel carcere di Poggioreale ci sono oltre 2200 detenuti. Ma l'istituto, uno dei piu' grandi d'Italia, ne potrebbe ospitare poco piu' di 1500. Un tasso di affollamento superiore alla media nazionale, con conseguenze sulla qualita' della detenzione e sulla serenita' del personale. Sarebbe ingenuo dire che un problema cosi' serio possa essere risolto da un giorno all'altro ma ci sono alcune cose che si possono fare in tempi brevi”.

Lo afferma la sottosegretaria alla Giustizia Anna Macina, che stamattina ha visitato il carcere napoletano.

“Uno dei padiglioni del carcere, il padiglione Genova, e' in parte inutilizzato per via di una ristrutturazione degli ambienti ferma da anni. Parliamo di oltre 60 camere indisponibili. Lavori che dovranno arrivare a conclusione, con la riapertura delle sezioni interessate, in tempi certi e celeri- riferisce- Un altro aspetto riguarda l'organico. Nelle prossime settimane e' prevista l'assegnazione di 22 nuove unita' di agenti di polizia penitenziaria, un contributo che potra' facilitare il lavoro dell'intero contingente”.

Macina definisce un “istituto in chiaroscuro”. I tanti detenuti sono “ospitati in una struttura storica costruita nei primi anni del ‘900, in cui solo alcuni reparti sono stati ristrutturati e in cui e' complicato ricavare spazi di socialita'. Sono pero' proposte molte attivita' trattamentali, formative e ricreative. Ho appreso oggi di una convenzione stipulata col San Carlo di Napoli, ho visitato una pizzeria in cui i detenuti si alternano per fare pizze e anche per consegnarle come riders tra i vari reparti. Accanto ad evidenti criticita' convivono buone pratiche e anche alcuni locali efficienti.

La particolarita' e' certamente il Sai (il servizio di assistenza intensificata): ha un poliambulatorio completo e ha attivato persino un centro di dialisi (uno degli unici due presenti nei penitenziari italiani). Ho preso nota di tutto e, come sempre fatto dopo ogni visita all'interno di un carcere, sara' mia cura – conclude – segnalare al Dipartimento tutti gli elementi che richiedono soluzioni, continuando a vigilare perche' le risposte attese arrivino davvero”.


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