Cronaca Giudiziaria

Omicidio di Rosa Alfieri: controlli sui cellulari dell’assassino

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La Procura di Napoli Nord ha disposto il controllo dei cellulari di Elpidio D’Ambra, l’assassino di Rosa Alfieri.

Lunedì prossimo attraverso un accertamento irripetibile (incidente probatorio) saranno esaminati i cellulari sequestrati dai carabinieri di Giugliano in Campania nell’ambito delle indagini sull’omicidio di Rosa Alfieri, la 23enne strangolata a Grumo Nevano, in provincia di Napoli, nel pomeriggio dello scorso primo febbraio, da Elpidio D’Ambra, il 30enne reo confesso dell’omicidio.

L’avvocato Carmine Biasiello, legale della famiglia Alfieri, ha deciso, come in occasione dell’autopsia che si è tenuta ieri, di non minare un perito di parte. Un consulente, invece, è stato nominato dal legale dell’indagato, l’avvocato Dario Maisto, che è pronto a presentare una richiesta di perizia psichiatrica per il suo assistito.

D’Ambra ha sempre dichiarato di aver agito dopo aver sentito delle voci nel cervello che gli dicevano di uccidere la ragazza. .

Stamane intanto a Grumo Nevano si sono svolti i funerali della giovane. “Il male assurdo che ha colpito Rosa fa piangere i familiari e l’intera comunita’. Perche’ chi fa il male non lo fa solo verso una persona, ma verso tutti”. E’ uno dei tratti salienti dell’omelia tenuta dal vescovo di Aversa, Angelo Spinillo ai funerali di Rosa Alfieri.

“Un male inspiegabile”, ha detto il vescovo Spinillo, “banale proprio perche’ assurdo”, con un riferimento all’opera della scrittrice Hannah Arendt, autrice del celebre libro sull’Olocausto ‘La banalita’ del male”. Spinillo ha poi voluto evidenziare come “in momenti come questo le parole ‘fratelli e sorelle’ abbiano un significato, una forza, perche’ siamo tutti uniti come figli di Dio di fronte al male. A dimostrazione di cio’ vi racconto che stamani – ha proseguito Spinillo – ha telefonato in Curia il papa’ di Ornella Pinto, ragazza Uccisa l’anno scorso, perche’ voleva manifestare tutta la sua solidarieta’ e vicinanza ai genitori di Rosa”.

Il vescovo ha poi parlato di Rosa, citando il parroco che la conosceva bene. “Padre Mimmo mi ha raccontato di come fosse piena di vita e gioiosa, di come partecipava alla vita della chiesa. Con gli occhi pieni di lacrime l’affidiamo a Dio”. Spinillo non ha fatto alcun riferimento all’assassino di Rosa, il 31enne reo-confesso Elpidio D’Ambra attualmente in carcere per omicidio volontario, ma si’ e’ rifatto alla parabola di Caino e Abele tratta dal libro della Genesi e letta all’inizio della messa.

“Dopo aver ucciso il fratello Abele, Caino, di fronte alle domande di Dio, resta in una tristezza deprimente, come capita a noi comuni mortali. Ecco contro il male non si puo’ ragionare, il male non ammette possibilita’ di scambiare parola”. A fine messa familiari e amici hanno letto dei messaggi per la 23enne.

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“Non dimentichero’ mai i guai combinati insieme, ci resteranno di te foto e video e il ricordo di cio’ che sei stata” ha ricordato la cugina di Rosa. “Il nostro non e’ un addio ma un arrivederci” hanno sottolineato i genitori e i fratelli di Rosa in un messaggio letto da un’amica. Un lungo applauso, accompagnato dai palloncini bianchi, ha salutato la bara all’uscita dalla Chiesa. Prima dell’inizio della Santa Messa e’ stato letto il messaggio del sindaco Gaetano Di Bernardo e della sua giunta.

“La morte di Rosa e di tutte le donne vittime di violenza e’ una sconfitta per la societa’. Rosa era una ragazza come tante, libera, sognatrice, che voleva solo farsi un futuro, lavorare e avere una famiglia. Questo e’ il momento che la nostra comunita’ compatta e stia vicino alla famiglia di Rosa”.

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