Il boss arrestato grazie a Google Street View e Facebook

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Gioacchino Gammino, boss mafioso siciliano in fuga da 20 anni, è stato arrestato in Spagna il 17 dicembre scorso. Nel giorno della cattura, rivolgendosi alle polizia, avrebbe chiesto: Come avete fatto a trovarmi? Da dieci anni non ho nemmeno chiamato la mia famiglia.

Elementi importanti per concludere con successo l’operazione sono state le informazioni che la Procura di Palermo è riuscita ad ottenere esaminando alcune immagini di Google Street View e una foto pubblicata su Facebook. Dati utili, sommati a quelli ricavati dalle numerose indagini sull’uomo che era tra i 100 latitanti più ricercati d’Italia.

Il procuratore di Palermo, Francesco Lo Voi, a capo delle operazioni, ha spiegato: “Non è che passiamo le nostre giornate a guardare Google Maps per trovare i fuggitivi. Ci sono state molte indagini che già ci avevano portato in Spagna. Eravamo sulla buona strada e Google Maps ci ha aiutato a confermare le nostre indagini”.



    Sì, perché nel vastissimo database di immagini di Google Street View acquisite delle Google Car in giro per il mondo, ce ne sono alcune che ritraggono il super latitante. In un’inquadratura (ved. sopra) si vede Gammino (a destra) parlare com un uomo vicino a un negozio di ortofrutta situato a Galapagar (Madrid). Ruotando e zoomando la mappa è possibile leggere la scena più dettagliatamente e da altre angolazioni.

    Il negozio, così come il ristorante “La cocina de Manu” era di proprietà di Gammino che in questi vent’anni si è trasferito in Spagna creandosi una nuova vita con un nuovo nome – Manuel Mormino. Facebook ha consentito agli inquirenti di avere la conferma definitiva sull’identità dell’uomo: una foto pubblicata dall’account ufficiale del ristorante ritraeva Gammino vestito da chef, ma anche la sua cicatrice sulla parte sinistra del mento che lo identifica in modo inequivocabile.

    Val la pena sottolineare che la foto su Street View risale al 2018 e che il ristorante al momento è chiuso, ma ciò non toglie che le tracce lasciate in Rete siano bastate per localizzare l’uomo. In altre occasioni Google Street View ha consentito di scoprire scomodi segreti della vita delle persone, ma qui siamo ben oltre il caso della moglie scoperta a tradire il marito.

    Gammino, 61 anni, era uno dei boss della Stidda* di Agrigento in lotta con la vecchia guardia di Cosa Nostra. Nel 1984 è stato indagato da Giovanni Falcone, nel 1998 viene arrestato per la prima volta a Barcellona poi condannato all’ergastolo da scontare a Rebibbia da dove fugge nel 2002.


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