Whirlpool Napoli: niente accordo. Licenziamenti dal 22 ottobre

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Whirlpool conferma la chiusura della procedura di licenziamento collettivo per il sito di Napoli.

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“Nonostante l’estensione della procedura concordata lo scorso settembre con le parti, non e’ stato possibile trovare un accordo”, spiega l’azienda. La decisione all’ultima riunione relativa alla fase finale della procedura di licenziamento collettivo relativa al sito di Napoli, avviata il 15 luglio e successivamente prorogata il 28 settembre fino al 15 ottobre d’intesa con il Governo e sindacati.

“Durante l’incontro – sottolinea la società in una nota – è stato presentato un aggiornamento sul possibile progetto di reindustrializzazione ipotizzato per l’area del sito di via Argine. La società, pur riconoscendo gli sforzi profusi dal Governo e dalla Regione per trovare soluzioni idonee a consentire una nuova missione industriale per il sito di Napoli, si rammarica che i progetti presentati siano ancora in una fase non compatibile con le esigenze e tempistiche espresse dalla società più volte e da ultimo ribadito nella riunione del 28 settembre.

    Per le ragioni sopra esposte, la Società considera il procedimento ex L. 223/91 avviato il 15 luglio definitivamente concluso il 15 ottobre senza alcun accordo. L’azienda – prosegue – si è impegnata unilateralmente a non procedere all’invio delle lettere di licenziamento fino al 22 ottobre, cosi’ come dichiarato nel corso dell’udienza tenutasi ieri e relativa al ricorso promosso dalle Organizzazioni Sindacali ex art. 28 legge 300/1970″.

    Whirlpool ribadisce in ogni caso la già formulata offerta di incentivi all’esodo di 85.000 euro a tutti i lavoratori o il trasferimento presso l’unita’ produttiva di Cassinetta di Biandronno (VA), nonchè la disponibilità a proseguire la trattativa per il trasferimento degli asset.

    Whirlpool NAPOLI, IL MINISTRO Giorgetti: “Azienda irremovibile, si prosegua con il consorzio”

    “Purtroppo le cose non sono andate come volevamo e da parte di Whirlpool abbiamo registrato una rigidità inamovibile”. Queste le parole del ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, al termine del tavolo su Whirlpool Napoli al Mise, in cui l’azienda ha confermato la volontà di chiudere la procedura di licenziamento.

    Giorgetti non ha nascosto “l’irritazione” del governo ma ha garantito l’impegno affinche’ il progetto del consorzio per la reindustrializzazione del sito di Napoli “non si disperda e si concretizzi in tempi rapidi”. “Bisogna ricontattare i soggetti che hanno dato disponibilita’ in un ambito diverso – ha sottolineato – perche’ la disponibilita’ dell’azienda e’ venuta meno”. Giorgetti ha quindi riferito che parlera’ della questione con il presidente del Consiglio Mario Draghi. “Quello che potevamo fare l’abbiamo fatto – ha affermato – lavoriamo per dare concretezza al consorzio”.

    “Benché avessero annunciato la loro presenza e nonostante la gravità della situazione, all’ultimo incontro di procedura con Whirlpool, conclusosi col mancato accordo, i ministri Giorgetti ed Orlando hanno limitato la loro partecipazione ad un breve collegamento online. Auspichiamo che al prossimo incontro di martedì le cose possano andare diversamente e che il Governo porti una proposta concreta capace di scongiurare i licenziamenti”, sottolineano Gianluca Ficco e Vincenzo Accurso della Uilm.

    “Il Governo deve finalmente dimostrare di avere la capacità o la volontà di influire sulle vertenze occupazionali. Noi in ogni caso non ci arrenderemo, continueremo a lottare per chiedere al Governo la finalizzazione del progetto di rilancio del sito di Napoli e continueremo a percorrere contro Whirlpool tutte le vie possibili compresa quella giudiziaria”.

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