Controlli a tappeto a Torre Annunziata dopo l’omicidio di Francesco Immobile avvenuto domenica scorsa.
Come stabilito durante il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è svolto lunedì, i carabinieri della Compagnia di Torre Annunziata hanno setacciato le strade di Torre e dei comuni limitrofi e il quartiere Penniniello dove è avvenuto l’omicidio.
I militari, supportati dai Carabinieri del Reggimento “Campania”, del Nucleo Elicotteri di Pontecagnano hanno presidiato il Parco di edilizia popolare “Penniniello”.
A finire in manette Fabio Chierchia, 44enne di scafati noto alle forze dell’ordine. I carabinieri lo hanno bloccato in via Vittorio Veneto mentre vendeva una dose di cocaina ad un cliente.
Denunciati per furto di energia elettrica 2 cittadini che avevano realizzato degli allacci abusivi diretti alla rete pubblica verso i rispettivi alloggi popolari di proprietà comunale.
Denunciato per porto abusivo e alterazione di armi un ragazzo di 24 anni trovato in possesso di una pistola a salve priva di tappo rosso, replica modello “Glock”, completa di caricatore e 8 cartucce.
Rinvenute e sequestrate in aree comuni dell’isolato 21 del Parco Penniniello, 11 grammi di “cocaina” e 102 grammi di “marijuana” suddivisi in 110 dosi già confezionate.
A Pompei i Carabinieri, durante un controllo stradale hanno identificato ed arrestato Antonio Iervolino, poggiomarinese di 26 anni già noto alle forze dell’ordine.
L’uomo, sottoposto a sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, è stato sorpreso in via Sacra, in violazione degli obblighi imposti, in compagnia di un 20enne incensurato e di un pregiudicato 25enne. Questi due sono stati denunciati a piede libero perché trovati in possesso di uno sfollagente telescopico, di un tirapugni e di due coltelli. Durante il servizio sono state effettuate 26 perquisizioni locali e controllate 98 persone e 34 veicoli.
Due gli assuntori di droga segnalati al Prefetto perché trovati in possesso di modiche quantità di “marijuana”. Gli arrestati sono stati sottoposti agli arresti domiciliari in attesa rito direttissimo.