Omicidio Avolio: c’è un terzo clan a Piscinola

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Ci sarebbe un nuovo clan che si è inserito nella lotta tra quelli di “Miano di Sopra” e  “Miano di sotto” ovvero i Cifrone-Tipaldi e i Balzano-Scarpellini e che avrebbe determinato la morte di Antonio Avolio.

Il 30enne ucciso due giorni fa in via Teano, nel cuore del rione San Gaetano, era ritenuto vicino al gruppo che fu di Oscar Pecorelli, storico ‘colonnello’ e parente del disciolto  clan Lo Russo. Gli investigatori stanno seguendo alcune interessanti piste. A parte analizzare i filmati delle telecamere pubbliche e private della zona per aver qualche frame utile ad identificare i due killer con lo scooter, sono stati ascoltati familiari e amici, ma soprattutto si sta analizzando il traffico telefonico della vittima.

La messaggistica, le chat.  Avolio la mattina in cui è stato ucciso era tranquillo, stava mangiando uno snack sul suo scooter e forse aveva un appuntamento con qualcuno proprio nel posto in cui era fermo. E per questo che gli investigatori stanno analizzando il suo telefono.

Controlli ai bar “sensibili” e un arresto per spaccio

E nel frattempo i Carabinieri della compagnia Napoli Vomero – nell’ambito dei servizi disposti dal comando provinciale di Napoli – hanno effettuato un servizio a largo raggio nelle zone di Chiaiano e Piscinola. Particolare attenzione è stata rivolta a via Santa Maria a Cubito e a via Giovanni Antonio Campano: teatri degli ultimi agguati di camorra.



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    Diverse le perquisizioni e i controlli agli esercizi commerciali. I Carabinieri hanno ispezionato alcuni bar della zona ed indentificato al loro interno numerose persone già note alle forze dell’ordine. Le attività – sulle quali continuerà un costante monitoraggio – saranno segnalate agli enti preposti per la sospensione.

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    Durante le operazioni, a finire in manette per detenzione di droga a fini di spaccio Gaetano Cavallino, 38enne di Chiaiano già noto alle forze dell’ordine. I militari dell’arma lo hanno fermato a bordo della sua auto mentre percorreva via Santa Maria a Cubito. Perquisito, è stato trovato in possesso di 81 grammi di cocaina. Arrestato, è stato tradotto al carcere in attesa di giudizio.

     




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