Morto Giampiero Boniperti, una vita per la Juventus.
E' morto nella notte a Torino per una insufficienza cardiaca Giampiero Boniperti, presidente onorario della Juventus, di cui e' stato una bandiera prima come calciatore e poi come dirigente. Lo rende noto la famiglia .
Boniperti, che negli ultimi anni si era ritirato a vita privata, avrebbe compiuto 93 anni il prossimo 4 luglio. I funerali si svolgeranno nei prossimi giorni in forma privata per volere della famiglia.
"ALLA JUVENTUS L'UNICA COSA CHE CONTA E' VINCERE"
"Alla Juve posso fare solo un augurio: continuare a vincere perche', come sapete, rimane sempre l'unica cosa che conta...", aveva raccontato all'agenzia di stampa, con una lettera scritta di suo pugno per i suoi novant'anni. Quella frase, "vincere non e' importante, e' l'unica cosa che conta" e' il marchio di fabbrica della Juventus, un mantra e un monito, allo stesso tempo, per chiunque indossi la maglia bianconera. Giampiero Boniperti quella casacca l'ha portata per 444 partite.
Eppure, quando era bambino si sarebbe accontentato - aveva raccontato qualche tempo fa - di portarla "una volta, per essere felice per sempre".Potrebbe interessarti
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"La Juve - e' un'altra delle sue espressioni piu' amate - non e' soltanto la squadra del mio cuore, e' il mio cuore". Da presidente, lasciava lo stadio alla fine del primo tempo, e seguiva alla radio il secondo; tra le tante sfide quelle piu' sofferte erano le stracittadine con il Torino, anche se ai granata ha segnato piu' di ogni altro bianconero: 14 gol (13 in campionato, 1 in Coppa Italia). "Il derby - aveva spiegato, da dirigente - mi consuma, amo troppo la Juve e ho cosi' rispetto della Juve che non puo' essere altrimenti".
Con i giocatori aveva sempre il coltello dalla parte del manico, ma era lontano il tempo della predominanza dei procuratori. Dopo il Mundial vinto dall'Italia nell'82 in Spagna, aveva messo fuori rosa, perche' avevano chiesto un aumento, nientemeno che Paolo Rossi, Tardelli e Gentile. Una settimana di stop, un'amichevole saltata, prima di essere nuovamente ricevuti da Boniperti, e di firmare il contratto, con la concessione di un piccolo ritocco.
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Dei tantissimi calciatori di grido che ha portato alla Juventus, due tra i piu' amati sono stati Scirea e Del Piero; alla Juve ha fatto venire, dal Milan, un giovane Giovanni Trapattoni con il quale ha condiviso dieci stagioni con i primi successi internazionali. Una scommessa vinta contro gli scettici: con il 'Trap' alla guida, la Juve vinse subito lo scudetto con il record a quota 51, quando le vittorie valevano ancora due punti. E' stato europarlamentare dal '94 al '99. Ma la sua grande, vera e unica passione e' sempre stata la Juventus.





