Cronaca

Bimbo morto in casa, la madre si taglia le vene e confessa: si indaga

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“Aiuto, correte, mio figlio è morto”: ha telefonato disperata al 118 e ai carabinieri, poi ha tentato il suicidio e ha raccontato di averlo ucciso.

Sono le tragiche sequenze di quanto accaduto stamattina in un appartamento di via degli Ostaggi a Ferrara, dove poco dopo le 6 sono arrivati i carabinieri che hanno trovato un bambino di un anno esanime e la madre – una ferrarese di 29 anni – con i polsi tagliati e in evidente stato di choc. Sul posto sono giunti anche i medici del 118 che hanno provato per circa 45 minuti a rianimare il piccolo, ma non c’è stato nulla da fare.

In casa con la donna c’erano anche gli altri due figli di cinque a nove anni, assente il padre – un 30enne di origine tunisina ma da anni residente a Ferrara – che, secondo quanto accertato, non viveva più con la moglie da alcune settimane. E proprio al marito e a sua madre la donna ha inviato alcuni drammatici messaggi: “Ho bisogno di aiuto, correte”.

Quando i carabinieri del Nucleo Operativo del Comando Provinciale di Ferrara, diretti dal colonnello Mauro Maronesi, sono intervenuti nell’appartamento, la donna era in stato di choc in mezzo a un lago di sangue. Sul posto è arrivata anche una pattuglia della polizia e la 29enne è stata portata all’ospedale Di Cona di Ferrara e trasferita nel reparto psichiatrico.

La donna ha detto di essersi tagliata le vene perche’ voleva morire e ha aggredito i militari.

Al momento la donna non risulta indagata, la Procura potrebbe disporre l’esame autoptico e dare avviso ad entrambi i genitori per consentire loro di nominare un perito di parte e successivamente, all’esito dei primi esami degli accertamenti tecnici valutare eventuali ipotesi di accusa nei confronti della madre del bambino.

Secondo fonti investigative, ha confessato di aver ucciso il bambino, ma l’attendibilità della sua versione è ancora al vaglio degli inquirenti. Dall’esame esterno fatto dal medico legale, sul corpicino del bimbo non sono emerse lesioni o ferite compatibili con una morte violenta.

Il pm della Procura di Ferrara, Tiziana Busato, ha disposto l’autopsia per chiarire le cause della morte del piccolo, non si esclude alcuna ipotesi, dall’omicidio alla tragica fatalità oppure dalla morte provocata per negligenza dalla madre, le cui condizioni psichiche non sono apparse buone.

Al momento dell’arrivo dei soccorsi, il piccolo era nella camera da letto della madre, mentre i fratellini pare fossero in un’altra stanza.

I piccoli sono stati affidati alle cure della nonna. Nella casa di via degli Ostaggi sono continuati per tutta la mattinata i rilievi tecnici dei carabinieri della scientifica. L’appartamento è apparso pesantemente degradato e si sta verificando se il nucleo familiare fosse già seguito dai Servizi sociali.

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Il marito della donna è stato ascoltato dagli inquirenti alla ricerca di dettagli utili a chiarire quanto è accaduto stamane, verranno ascoltati anche altri testimoni, tra i quali i vicini di casa – alcuni di loro pare abbiano sentito strani rumori nella notte – nell’attesa che l’autopsia chiarisca le cause della morte del piccolo.

Al momento nei confronti della madre non sono stati emessi provvedimenti giudiziari, nell’attesa che la sua posizione si chiarisca, è ricoverata nel reparto psichiatrico dell’ospedale sotto stretta osservazione per impedire che possa ripetere gesti autolesionistici. Solo successivamente verrà ascolta dal magistrato che con i carabinieri di Ferrara sta ricostruendo quanto accaduto stamane.

che per contenerla hanno chiesto il supporto di un equipaggio della Polizia, poi e’ stata trasportata in ospedale, per essere medicata e per avere assistenza psicologica. Poco dopo e’ arrivata la madre di lei e il padre dei bambini, avvisati entrambi con un messaggio dalla stessa giovane. Il tunisino ha seguito i carabinieri in caserma ed e’ stato sentito. Quando sara’ possibile, anche la 29enne sara’ chiamata a rispondere. Al momento non risulta indagata, ma la Procura di Ferrara attende gli atti e prevedibilmente ipotizzera’ un reato, un atto dovuto per poter disporre l’esame autoptico. C’e’ il racconto di una vicina, che alla Nuova Ferrara online ha detto di aver sentito durante la notte dei colpi secchi, che l’hanno svegliata. Ma, prima di sbilanciarsi, gli inquirenti intendono fare tutti gli accertamenti.