Politica

La ministra Bonetti inaugura il centro antiviolenza di Ercolano

Pubblicato da
Condivid

“L’inaugurazione del centro antiviolenza ‘Annabella Cozzolino’ e’ un passo importante e ulteriore che la comunita’ di Ercolano compie nel contrasto alla violenza contro le donne”.

Lo ha detto la ministra per le Pari Opportunita’ e la Famiglia, Elena Bonetti, in occasione dell’inaugurazione del nuovo centro antiviolenza che da oggi e’ attivo sul territorio.  La ministra ha poi aggiunto: “E’ un fenomeno che richiede un impegno collettivo sempre piu’ consapevole e deciso. Rafforzare le reti territoriali e’ un’azione cruciale per mettere in campo politiche non solo di contrasto, ma anche di sostegno e accompagnamento alle donne vittime di violenza. La pandemia lo ha reso ancora piu’ evidente: c’e’ un cambiamento culturale da scegliere non piu’ rimandabile, e tenere costantemente alta l’attenzione sul tema e’ fondamentale per attivare questo cambio di passo ed essere al fianco delle donne che subiscono violenza”.

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE:Giovane madre muore di Covid a soli 37 anni

Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri, anche il prefetto di Napoli Marco Valentini, l’assessore alla Legalita’ della Regione Campania Marco Morcone e la vicepresidente del Consiglio regionale campano Loredana Raia. Il centro antiviolenza e’ un servizio di aiuto a tutte le donne vittime di violenza o che hanno subito qualsiasi forma di discriminazione, un luogo dove chiedere supporto per sostenere un nuovo tipo di vita, libero da soprusi e sereno. Si tratta di un servizio pubblico offerto dall’ambito sociale 27 – Comune di Ercolano che si trova nei locali comunali di via Marconi, al civico 39.

“In un territorio dove c’e’ disagio – ha spiegato il sindaco Ciro Buonajuto – e dove la disoccupazione femminile arriva all’80 troppo spesso la violenza sulle donne si nasconde in comportamenti che possono apparire all’apparenza ‘normali’ e giustificabili. Troppo spesso discriminazioni e squilibri nel lavoro formale e informale, nelle retribuzioni, nella partecipazione alla vita pubblica e sociale si trasformano in violenza, non solo fisica, ma anche psicologica e culturale. Faccio un esempio: pensate ai tanti uomini, che soprattutto nelle realta’ del mezzogiorno, impediscono alla propria moglie di costruirsi una propria indipendenza, perche’ l’unica occupazione e’ quella di stare a casa a crescere i figli. Stereotipi che hanno un peso ancora troppo forte”.

Il centro e’ intitolato ad Annabella Cozzolino, una donna di Ercolano considerata antesignana della battaglia per i diritti delle donne e promotrice di iniziative come la creazione del primo “Sportello Rosa” ad Ercolano, gia’ a meta’ degli anni Novanta, quando gia’ chiedeva “strumenti fondamentali per evitare che abusi e violenze possano sfociare in tragedie e femminicidi”.


Pubblicato da