Cronaca di Napoli

Giovane detenuto suicida nel carcere di Poggioreale

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Un tragico evento si è consumato oggi nel carcere di Poggioreale, al reparto Salerno dove si è tolto la vita un detenuto di 23 anni.

L’uomo ha colto l’occasione al termine dell’ora d’aria pomeridiana, impiccandosi alla finestra della camera di pernottamento con un cappio ricavata da lembi di stracci. Inutili i tentativi di salvataggio pur con tempestività del poliziotto di turno.

“Il sistema penitenziario italiano in questa occasione dimostra l’ennesima sconfitta che crea forte senso di sconforto”, sostiene il segretario regionale Osapp Campania, Vincenzo Palmieri. E poi aggiunge: “Tra le problematiche che affliggono il “G.Salvia” di Poggioreale come tanti altri istituti penitenziari campani, vi è la forte carenza di organico più volte segnalata dall’Osapp, non per semplice capriccio, ma di vitale importanza per la tutela e la sicurezza di tutti, oramai il sovraffollamento delle carceri campane ha superato ben oltre il limite di capienza.

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Mancano nel carcere partenopeo rispetto le piante organiche oltre 200 unità di Polizia Penitenziaria, manca personale amministrativo del comparto funzioni centrali, mancano psicologi ed altre figure professionali e pedagogiche idonee a gestire una popolazione detenuta così vasta, in alcuni reparti detentivi vi sia un solo poliziotto a vigilare e seguire circa 100 detenuti nelle varie operazioni tratta mentali giornaliere, l’impegno massimo estremo profuso non è sempre efficace, ovviamente, ad evitare il peggio, tanto è vero che nell’ultimo incontro sindacale con la direzione e in altre circostanze, l’Osapp vista la carenza organica cronica ha proposto i turni lunghi di 12 ore per garantire più sicurezza e diritti soggettivi durante il periodo estivo che si preannuncia infuocato”.

Per il vice segretario regionale Osapp, Luigi Castaldo: “Fatti del genere colpiscono tutti i poliziotti penitenziari in prima linea e mai vorremmo trovarci dinanzi ad un gesto estremo di una persona che in solitudine si è tolta la vita. Le richieste dell’Osapp da sempre verso i vari Governi che si sono succeduti, forse un giorno saranno accolte, forse un giorno la politica capirà l’importanza della dovuta e congrua presenza di personale di Polizia Penitenziaria, occorre una riforma sull’esecuzione della pena e probabilmente riusciremo assieme ad altre figure del trattamento ad evitare simili eventi luttuosi che colpiscono tutti nessuno escluso”.

Per il segretario generale Osapp, Leo Beneduci: “Il personale di Polizia Penitenziaria ogni giorno affronta con coraggio e alto senso del dovere eventi critici di estrema gravità e responsabilità che mettono alla prova la funzionalità sistema penitenziario Italiano, occorrono maggior risorse economiche, umane e strutturali”.

La polizia penitenziaria impiegata nel servizio, controllo e vigilanza delle sezioni della Casa Circondariale di Poggioreale, dimostra sempre alta professionalità e senso del dovere nell’espletare questo delicato compito per impedire non solo gesti estremi e/o autolesionistici messo in atto dalle persone ristrette, ma anche l’introduzione di oggetti e sostanze non consentite dalla legge a tutela dell’incolumità e assicurando l’ordine e la sicurezza, quest’ultima condizione imprescindibile per garantire il trattamento, ponendo in essere tutte quelle misure finalizzate a prevenire la commissione di reati in un luogo Istituzionale qual è il carcere.

Come sindacato continueremo ancora di più a dare il nostro contributo per migliorare il sistema lavorativo nell’interesse di tutti, sollecitando i vertici del DAP affinché sia rafforzata soprattutto la pianta organica e la dotazione strumentale e tecnologiche per aumentare il livello di sicurezza per scongiurare situazioni pregiudizievoli che quando si verificano è una sconfitta per tutti”. Hanno infine affermato Palmieri e Castaldo.