Voglio rivoluzionare il Crocifisso

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Con questo slogan Sandro Pierantozzi, porta avanti la sua battaglia, che dura ormai da più di 20 anni, finalizzata a mettere in luce una nuova immagine del Cristo, che si allontani da quella ormai superata della crocifissione, che rappresenta solo una minima parte della storia di Gesù. La parte più dolorosa, più cruenta.
“Gesù”, dice Sandro “è stato, ed è tanto altro!”, ma soprattutto, dopo l’episodio della crocifissione, ce n’è stato uno ancora più importante, che è la sua Resurrezione! La sua vittoria contro il male!”:
E quanto bisogno ha il mondo oggi di una visione positiva, di un’immagine che dia speranza? Davvero tanta.
Sandro ha ideato e vorrebbe che fosse accettata dall’ambiente cattolico, una nuova Croce, che ha chiamato Croce della Gloria, che rappresenta un Cristo finalmente risorto per amore dell’umanità, senza rappresentare la crudezza della sua morte. Un’immagine rassicurante per tutti, per i bambini in primis, ma anche per le altre religioni che, in qualche modo, hanno sempre imputato al crocifisso cattolico di essere crudo nella sua rappresentazione della morte violenta di Gesù.
Dopo 20 anni di battaglie, Sandro era sul punto di mollare, ma aver realizzato un video, che sui social ha spopolato in visualizzazioni, provocando un fiume di commenti positivi, ma anche negativi, gli ha ridato nuova linfa, consentendogli di riprendere questo suo viaggio per l’evangelizzazione di Cristo con la sua nuova icona.
Sandro, non intende sostituire il Crocifisso perché “sbagliato”, ma perché ormai antiquato, Gesù oggi deve essere vincente, positivo, speranzoso, ha già fatto vedere al mondo intero il suo sacrificio, è giusto che, in questa nuova era che stiamo vivendo, mostri l’altro lato di sé: quello vittorioso e vivo, al nostro fianco per superare tutte le difficoltà.

Nel video, che ha avuto tanta visibilità sui social, le persone si sono dimostrate molto interessate a questa nuova immagine proposta, spesso preferendola alla classica iconografia. Anche due bambine, intervistate si sono sentite più rassicurate dalla visione del Cristo vivo e benedicente.

Si tratta di una croce più moderna e in linea con i tempi, con un messaggio decisamente positivo e promettente.



    Sandro Pierantozzi racconta che, dopo un percorso di vita difficile ed una successiva illuminazione ricevuta dalla Madonna, inizia la sua personale rivoluzione interiore che lo porterà a fare delle riflessioni profonde su quanto la Chiesa Cattolica, si sia arroccata nel voler proporre una sola immagine di Gesù al quale rivolgere le proprie preghiere.
    L’immagine che conosciamo però è di fatto storicamente incompleta, perché ci offre un solo aspetto della vita di Gesù, quando invece questa figura presenta tantissime sfaccettature e tantissimi risvolti che sono decisamente più orientati verso la vita che verso la morte.

    Una visita al Santuario del Divino Amore mi ha cambiato la vita”

    Entrato nel famoso Santuario romano, per pregare e per trovare la giusta strada, dopo un passato di errori che gli sono costati molto, Sandro, viene ispirato dalla nota icona della Madonna che, in qualche modo, gli offre una via alternativa. Ma non solo…

    Gli offre anche uno spunto per una causa da portare avanti: Gesù merita un’opera di evangelizzazione, una pubblicità (per dirla con termini moderni), presentandosi con un’immagine moderna e positiva. Che sia la forza per tutti per affrontare i problemi che la vita ci presenta… per Sandro è arrivato decisamente il momento di abbandonare il crocifisso e di avvicinare tutti a Gesù mediante una figura più amichevole, accogliente e niente affatto triste e violenta.

    Le ferite, il sangue, l’essudazione della morte, sono l’unica immagine che la Chiesa Cattolica ha offerto, non tenendo mai conto del passaggio più importante: la Resurrezione.
    Bene, ricordare che Cristo si è sacrificato per l’umanità, ma ancora meglio sarebbe evidenziare che è rinato per noi, per rimanerci vicino e per darci la forza di affrontare le difficoltà proprio in virtù di una rinascita, di una ripresa, di un sollevamento. Tutti concetti che, soprattutto in questo momento storico, sarebbero di grande supporto per il Mondo cattolico e non solo.




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