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Salerno, ecco la prima ambulanza mare, per ora prove impiego

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Salerno, ecco la prima ambulanza mare, per ora prove impiego. Lunga circa dieci metri ed è equipaggiata con due motori fuoribordo, ciascuno da 250 cavalli.

L’ambulanza del mare di rianimazione dell’Humanitas è pronta a effettuare i soccorsi lungo la costa salernitana, da Amalfi al Cilento. A bordo, il servizio è assicurato dal lavoro di una squadra di operatori professionali e medici.

Il vano sanitario è ospitato da un gommone Rib, acronimo che sta per ‘rigid inflatable boat’, di lunghezza pari a 9,98 metri, e garantisce un livello di comfort e di funzionalità pari a una normale ambulanza rianimativa di ‘terra’ per così dire. E l’ambulanza del mare è equipaggiata, come quella a quattro ruote, di barella spinale, monitor defibrillatore, ventilatore polmonare, aspiratore di secreti, frigo per trasporto sangue e organi e molto altro. Al suo interno, una cellula sanitaria completa dotata di impianto di climatizzazione caldo/freddo e di un sistema di ricambio dell’aria.

Appositi supporti di ancoraggio rinforzati ospitano le attrezzature elettromedicali, come il defibrillatore, il monitor multiparametrico e il ventilatore polmonare, e tutti i dispositivi per l’emergenza, come un materasso a depressione, stecca bende, zaini e collari cervicali.

L’ossigeno è da sette litri con omologazione a 200 atmosfere e un aspiratore fisso, completo di tutti i componenti necessari. L’impianto di gas medicali e’ dotato di tre prese ossigeno del tipo ‘Uni’ ad innesto rapido e due bombole. Da sabato scorso, la speciale ambulanza e’ ormeggiata ai pontili della Lega navale del porto turistico Masuccio Salernitano. “Salerno si dota dell’unica ambulanza del mare di rianimazione in Italia”, sottolinea all’AGI il presidente dell’Humanitas, Roberto Schiavone.

“Le sue caratteristiche di velocità, sicurezza e affidabilita’ la pongono immediatamente al servizio delle esigenze sanitarie di costa d’Amalfi, fascia litoranea e costa del Cilento”, spiega. Quello dell’ambulanza del mare di rianimazione, racconta Schiavone, “e’ un nostro vecchio progetto che portiamo avanti da anni, arduo da realizzare innanzitutto perché il costo del mezzo è elevato”.

Ora, in attesa di compiere il primo soccorso, “stiamo facendo le prove a mare anche per capire i tempi di percorrenza per raggiungere, da Salerno, le mete costiere. La barca, al momento, non ha dato alcun problema”.

“Abbiamo scritto alla Regione per sapere se sia disponibile a stipulare una convenzione, perché i costi sono molto elevati – dice ancora – perché il mezzo richiede un comandante, un vicecomandante, oltre che un medico rianimatore, un infermiere professionale e un operatore sanitario che sia di ausilio”.

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