Ponte Genova, la Procura chiude le indagini: in 69 verso il processo

SULLO STESSO ARGOMENTO

Il pubblico ministero Massimo Terrile ha firmato l’atto di chiusura delle indagini sul crollo di Ponte Morandi.

Sono 69 le persone a rischio processo, secondo fonti della Procura, insieme a due società: Autostrade per l’Italia e Spea Engineering (68 sono i nomi noti più una posizione a quanto si apprende marginale). Fra questi vi sono Giovanni Castellucci, ex numero uno di Autostrade finito anche ai domiciliari poi tramutati in interdizione dai pubblici uffici per un anno, il suo braccio destro Paolo Berti, il numero tre Michele Donferri Mitelli, e poi a seguire la scala gerarchica della concessionaria e di Spea, la società che fino al dicembre 2019 aveva il compito del monitoraggio della rete autostradale italiana. CRO LIG pba/kat 220946 APR 21

La pila 9 vista da vicino solo nel 2015

La pila 9 del ponte Morandi venne controllata da vicino, dal 1991 al giorno del crollo, soltanto nell’ottobre 2015. Lo scrivono i pm nell’avviso di conclusioni indagini notificati da questa mattina per il crollo del viadotto autostradale. Quei controlli, scrivono i magistrati, vennero fatti “sui soli stralli lato mare e soltanto in orario notturno; la conseguente relazione evidenziava chiarissimi segnali d’allarme sulle condizioni degli stralli, accertando che tutti i trefoli che era stato possibile esaminare tramite i carotaggi risultavano ‘scarsamente tesati’ e ‘si muovevano con facilita’ facendo leva con uno scalpello”.

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: Traffico di rifiuti tra Campania, Abruzzo e Puglia: 6 misure cautelari



    Inoltre Spea svolgeva tali attivita’ di sorveglianza e di ispezione – nella piena consapevolezza e piena accettazione della societa’ – con modalita’ non conformi alla normativa vigente e, comunque, lacunose, inidonee e inadeguate in relazione alle specificita’ del viadotto Polcevera; in particolare, le ispezioni visive degli stralli venivano sistematicamente eseguite dal basso, mediante binocoli o cannocchiali, anziche’ essere ravvicinate “a distanza di braccio” e non erano pertanto in grado di fornire alcuna informazione affidabile sulle condizioni dell’opera. Spea, essendo controllata di Aspi, era “inevitabilmente condizionata, nello svolgimento delle sue attivita’, da quel rapporto di dipendenza societaria, economica e contrattuale, tanto da attenuare e ammorbidire sistematicamente i contenuti delle proprie relazioni in modo da renderle gradite alla committente, sottovalutando la rilevanza dei difetti e delle criticita’ accertate”.

    Ponte Genova: sensori segnalarono anomalie nel 2016

    Fino al 2008 “nessun sistema di monitoraggio strumentale era mai stato installato sul viadotto, a parte quello destinato a tenere sotto controllo la pila 11, oggetto dei lavori di rinforzo degli stralli, che, installato nel 1995 e rivelatosi un fallimento, veniva abbandonato nel 1998”. Lo scrivono i pm nell’avviso di conclusioni indagini sul crollo del ponte Morandi. Dal 2008 “era diventato operativo un (modesto e inidoneo) sistema di monitoraggio statico, limitato al solo impalcato compreso tra i sistemi bilanciati, installato da TECNO-EL, che condivideva con ASPI i relativi dati sulla base di un contratto che ASPI decideva di non rinnovare alla scadenza del 30.6.2014; in data 7.7.2016, i cavi di questo sistema venivano accidentalmente tranciati nel corso di lavori e, da allora, il sistema non veniva piu’ ripristinato”. Inoltre, proseguono i magistrati, “nel periodo immediatamente precedente il tranciamento dei cavi (maggio-luglio 2016), il sistema di monitoraggio installato da TECNO-EL aveva evidenziato che gli inclinometri posizionati sulle pile 9 e 10 – ma soprattutto i primi – a differenza di quelli posizionati sulla pila 11, segnalavano movimenti anomali e inattesi dell’impalcato, che avrebbero imposto immediati approfondimenti sulle condizioni della struttura allo scopo di individuarne le cause, ma che venivano totalmente ignorati da Aspi e Spea”.


    Torna alla Home


    Napoli, dal 3 al 5 maggio 2024, diventerà il fulcro dell'azione per gli appassionati delle corse di moto d'acqua, con l'attesissima prima tappa del Campionato Italiano Moto d'Acqua 2024. Lo scenario sarà il suggestivo Lungomare Caracciolo, di fronte all'arenile della Rotonda Diaz, che farà da cornice ad una serie...
    ### Arte, Storia e Visioni: Mangone dipinge 'Il Tuffatore' a Paestum Il pittore Fernando Mangone porta il passato nel futuro con una straordinaria performance artistica a Paestum di fronte al Metropolitan Museum di New York. Una connessione unica che unisce la Magna Grecia alle avanguardie artistiche contemporanee. ### Un'Emozione...
    Il Tesoro di San Gennaro e la Scuola internazionale di Comics di Firenze presentano al COMICON 2024, domenica 28 aprile alle ore 15 nella sala Dino De Matteo della Mostra D’Oltremare di Napoli (padiglione 2), SAN GENNARO LO SA, il corto animato creato per l’omonima canzone scritta ed interpretata...
    Mariposa vince il Premio culturale più prestigioso per la musica italiana nell’anno in cui il Premio Elsa Morante è dedicato a “La Storia”, vince una canzone destinata a restare nella storia. La giuria di Dacia Maraini moltiplica per tre i premi musica e li assegna ai tre autori di “Mariposa”:...

    IN PRIMO PIANO