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M5S, Cirillo: “Il Pronto soccorso del Maresca chiuso per altri sei mesi, negato diritto alla salute”

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Question time del consigliere regionale: “Regione riorganizzi il servizio di emergenza urgenza in quei territori”

“La riorganizzazione sanitaria a seguito della pandemia ha comportato, negli ultimi mesi, l’inibizione di alcuni reparti dell’ospedale Maresca di Torre del Greco, destinati all’assistenza di pazienti Covid, e alla conseguente chiusura del Pronto soccorso. Parliamo di un nosocomio che serve un territorio che registra una densità demografica altissima, i cui residenti sono ora costretti a rivolgersi all’ospedale di Castellammare o ai più vicini presidi del capoluogo per tutti i casi di emergenza-urgenza.

Inevitabili le file che si stanno registrando in queste settimane, in particolare davanti al Pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo di Castellammare, dove si sono registrati tre decessi in ambulanza di pazienti in attesa di essere sbarellati. Una situazione che rischia di divenire ancora più drammatica con la terza ondata oramai alle porte e la prospettiva di lavori di riammodernamento del Pronto soccorso del Maresca che, secondo quanto rivelato dalla giunta in aula, richiederanno non meno di 180 giorni per la loro esecuzione”. Lo denuncia il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Luigi Cirillo, nel corso del question time.

“Tra sei mesi – ha sottolineato Cirillo – ci ritroveremo probabilmente alla fine dell’emergenza. Nel frattempo viene di fatto negato un adeguato servizio di assistenza a decine di migliaia di cittadini. Per questo chiediamo che la giunta regionale ridefinisca i criteri di riorganizzazione della rete di emergenza urgenza sul territorio, così da garantire a tutti i cittadini il sacrosanto diritto alla salute”.


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