Sono essenzialmente due le richieste: ridurre l’ingresso di nuovi carcerati e quindi prediligere pene meno afflittive, seppur sempre commisurate alla gravità del reato; evitare che i detenuti in regime di semilibertà entro negli istituti penitenziari anche solo per trascorrere le ore notturne.
I firmatari della lettera (Carlo Mele, garante provincia di Avellino; Samuele Ciambriello, garante campano delle persone private della libertà; Pietro Ioia, garante città di Napoli; Emanuela Belcuore, garante della provincia di Caserta) credono che siano norme semplici e di buonsenso che potrebbero in poco tempo scongiurare il pericolo di ulteriori contagi nelle carceri.
La situazione epidemiologica continua a peggiorare e ci sono già numerosi agenti penitenziari positivi al virus. Se il virus dovesse colpire un detenuto sarebbe difficile contenere il contagio, viste le condizioni di sovraffollamento nelle celle, condizione che purtroppo è una costante da diversi anni.