Castellammare di Stabia

Castellammare, il branco prova a difendersi: ‘Chiediamo scusa al carabiniere e alla città’

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Castellammare. “Chiediamo scusa al carabiniere e alla città, scriveremo una lettera e pagheremo i danni”.

 

Hanno provato la carta delle scuse i componenti del branco con sei giorni fa aggredirono il carabiniere Giovanni Ballarò in piazza principe Umberto a Castellammare. Ma nonostante la confessione il gip del Tribunale di Torre Annunziata ha confermata la detenzione in carcere per i tre maggiorenni (Pio Lucarelli, 19 anni; Ferdinando Imparato, di 27; Giovanni Salvato, 22 anni )e il diciassettenne P.D.M. (detenuto a Nisida) e il cui padre ieri è stato arrestato a Pompei per spaccio di droga.

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Sono accusati di  lesioni pluriaggravate. Le loro versioni sono tutte concordanti e nonostante l’impegno dei loro avvocati ( Giuliano Sorrentino, Ambra e Andrea Somma) passeranno di sicuro il ferragosto in carcere. hanno raccontato nel dettaglio la loro versione dei fatti annunciando una lettera di scuse al Comune di Castellammare e ai carabinieri con risarcimento dei danni, sia quelli subiti dal carabiniere
sia quelli di immagine subiti dalla città.

“Non avevamo capito che quel ragazzo in borghese, in pantaloni e maglietta, era invece un carabiniere. Non abbiamo sentito che si qualificava come appuntato dell’Arma. C’era molto rumore in strada per il traffico e le grida. Lo abbiamo visto mentre ci riprendeva durante la rissa e lo abbiamo aggredito perché rischiavamo, con quel video, di passare un guaio”. Nelle mani della procura, pm Andreana Ambrosino, c’è invece la prova in un altro video che il carabiniere aggredito Giovanni Ballaró si è chiaramente qualificato a più riprese, udito anche da numerosi testimoni che stavano assistendo alla rissa.

E ci sarebbero altri video di curiosi che riprendono la scena e che avrebbero registrato la voce del carabiniere. Convalidato l’arresto e ordinanza di custodia cautelare in carcere  per furto aggravato anche per il ladro che, quando ha visto l’appuntato per terra inerme, ne ha approfittato per rubargli il portafogli. Manuel Spagnuolo ha cercato di giustificarsi: “Non avevo capito cosa era successo, ho solo visto un borsello per terra. Non sapevo di chi fosse e l’ho preso”.

 

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