Acerra, il Vescovo: ‘Mascherine? Qui contro la puzza’

SULLO STESSO ARGOMENTO

 Fase 3: vescovo Acerra, mascherina? qui contro puzza roghi ‘Aria irrespirabile, ricordiamo sangue giovani morti cancro’ 

“L’aria continua ad essere irrespirabile soprattutto d’estate, con i roghi che ancora continuano, e la puzza nauseabonda che molte volte, soprattutto la sera, dobbiamo respirare. Altro che mascherine per non prendere il contagio, qui ad Acerra la mascherina a noi serve contro la puzza e contro quello che dobbiamo respirare, e niente viene fatto per controllare la qualita’ dell’aria, le centraline sforano continuamente e intanto ci si continua ad ammalare e a morire”. Non usa mezzi termini il vescovo di Acerra (NAPOLI), monsignor Antonio Di Donna, per denunciare la persistenza – in piena estate – di roghi di rifiuti nella cosiddetta ‘Terra dei Fuochi’, tra le province di NAPOLI e Caserta. Il vescovo, nell’omelia dell’Assunta, cita, per denunciare il disastro ambientale del territorio, il “sangue innocente dei ragazzi e dei giovani morti per cancro in questi anni, quel sangue che grida vendetta al cospetto di Dio. Ritorneremo su questi temi, soprattutto sull’educazione alla salvaguardia del creato, lungo tutto quest’anno che Papa Francesco ha voluto dedicare proprio alla Laudato si’, a quel suo documento sulla cura e la custodia della casa comune, la nostra Madre Terra, il Creato. E lo faremo anche in preparazione alla sua visita, che ha promesso, si e’ impegnato solennemente, lo ha detto pubblicamente nel Regina Coeli del 24 maggio scorso: . E noi ci prepareremo alla sua visita. Anzi, non solo noi come vescovo e diocesi di Acerra, ma addirittura i vescovi e le dieci diocesi comprese nel territorio tra NAPOLI e Caserta, interessate al dramma dell’inquinamento ambientale. Faremo insieme questo cammino di preparazione alla visita del Papa, per vivere quest’anno dedicato alla Laudato si'”.




LEGGI ANCHE

Arrestati altri 3 fiancheggiatori di Matteo Messina Denaro: uno gestiva i fondi del Pnrr al Nord

I Carabinieri del Ros hanno inferto un nuovo colpo alla rete di fiancheggiatori che ha protetto Matteo Messina Denaro durante la sua latitanza. Sono stati arrestati infatti Massimo Gentile, architetto, per associazione mafiosa; Cosimo Leone, tecnico radiologo, per concorso esterno in associazione mafiosa e infine Leonardo Gulotta, anch'egli accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. L'inchiesta è coordinata dal procuratore di Palermo Maurizio de Lucia, dall'aggiunto Paolo Guido e dai pm Gianluca De Leo e Piero...

WhatsApp eventi: cos’è e come funzioneranno i nuovi eventi

WhatsApp sta per presentare una nuova funzionalità che segnerà un punto fondamentale nella storia delle applicazioni di messaggistica. Questa funzionalità è la possibilità di creare degli eventi, una caratteristica in fase di preparazione da diversi mesi e che adesso sembra prossima al lancio. La nuova funzionalità 'Eventi' di WhatsApp non è rivoluzionaria in senso assoluto, essendo una caratteristica piuttosto rara nelle piattaforme di messaggistica. Recentemente il blog TheSpAndroid ha rivelato interessanti dettagli sul funzionamento degli eventi...

Napoli, svelati due omicidi di camorra: scattano gli arresti

Napoli: svelati due omicidi di camorra. Dalle prime luci del giorno i Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli stanno dando esecuzione a due misure cautelari emesse dal Gip del Tribunale partenopeo su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia, relative a due omicidi aggravati dal metodo mafioso. Si tratta di due omicidi avvenuti negli ani scorsi e su cui si è fatta luce grazie alle informazioni fornite da alcuni pentiti.

Camorra, omicidi dell’innocente Giulio Giaccio e di Pasquale Manna: 6 arresti

Altri arresti per gli omicidi di Giulio Giaccio e Pasquale Manna. Stamattina, i Carabinieri di Napoli hanno eseguito due distinte ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di sei persone emesse dal Gip del Tribunale partenopeo su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. Sono stati arrestati tre esponenti del clan Polverino di Marano di Napoli per l'omicidio di Giulio Giaccio, un operaio di 26 anni, ucciso per errore nel luglio del 2000.Fu scambiato per un...

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE