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Fontana ammette: ‘Colti di sorpresa dall’emergenza, abbiamo fatto errori’

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Fontana ammette: “Colti di sorpresa dall’emergenza, abbiamo fatto errori. Ho vissuto la vicenda coronavirus con un’angoscia grandissima”. In una intervista al Corriere della Sera, il presidente della Lombardia Attilio Fontana dice di aver “vissuto la vicenda Covid con un’angoscia personale grandissima. Terribile. Quello che mi ha aiutato a non fermarmi, è stato proprio il cercare tutte le soluzioni per uscirne. Immaginare una strada anche per le fasi di ripartenza che abbiamo di fronte”.

La lezione tratta da Fontana negli ultimi mesi è la seguente: “Il vedere centinaia di persone che non si sono date tregua, con dedizione assoluta, per aiutare gli altri”. Ammette di essere stato colto di sorpresa “da un’emergenza bestiale”, e “di errori – aggiunge – ne abbiamo commessi fin che ne vuole. Però, a marzo prendere decisioni era durissima. Per questo ora io sto studiando, cercando di vedere in quello che è accaduto le indicazioni per fare meglio in futuro”.

 Fontana rivendica la qualità del sistema sanitario lombardo, finito sotto accusa: “Qui – dice il presidente della Lombardia – viene gente a curarsi da tutto il mondo. E c’è un perché: abbiamo strutture pubbliche formidabili che vanno potenziate, sostenute, arricchite. E abbiamo un settore privato forte in grado di consentire ai cittadini di scegliere”. “Probabilmente – riconosce Fontana -, negli ultimi anni abbiamo trascurato i medici di famiglia. Le anticipo che a settembre lanceremo un importante piano d’azione a loro dedicato. Sono il primo presidio sanitario delle nostre comunità e lo renderemo più forte”. Per quanto riguarda la vicenda dei camici forniti da un’azienda di cui è socia sua moglie, Fontana precisa “che mia moglie è socia al 10% e non controlla nulla”, e che “in quei giorni la Regione ha chiesto camici e mascherine da chiunque li avesse. Il punto è questo”. 


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