Coronavirus

Focolaio Mondragone: solo un positivo fuori dalla zona rossa. Ma le spiagge sono vuote

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Focolaio Mondragone: solo un positivo fuori dalla zona rossa. Nessun nuovo contagio nei palazzi in quarantena.

 

C’e’ solo un paziente positivo, subito isolato, riscontrato al di fuori della mini zona rossa istituita a Mondragone (Caserta) nei palazzi cosiddetti ex Cirio. In tutto sono quarantaquattro le persone trovate positive a Mondragone negli ultimi giorni, su oltre 2700 tamponi praticati, per una percentuale inferiore al 2%. Quarantatre’ contagiati risiedono nei palazzi ex Cirio (42 bulgari e un italiano), sottoposto da lunedi’ 22 giugno a cordone sanitario; nella mini zona rossa sono stati praticati 730 tamponi, e i pazienti positivi sono stati tutti trasferiti in strutture sanitarie.

Al di fuori dei palazzi in quarantena e’ emerso nelle ultime ore un caso di positivita’ tra i cittadini mondragonesi che si sono sottoposti allo screening di massa iniziato venerdi’ 26 giugno, portando il totale appunto a 44; si tratta di una persona residente in un’altra zona di Mondragone, un bracciante che avrebbe avuto contatti con qualcuno dei contagiati nei palazzi ex Cirio. I dati si apprendono da fonti dell’Asl di Caserta. Va avanti inoltre anche l’indagine sierologica sulla popolazione, i cui risultati si conosceranno nei prossimi giorni.

 

Ma quella di Modragone è stata una domenica surreale  con stabilimenti e spiagge libere semivuoti, parcheggi disponibili un po’ dovunque e nessuna coda sulle strade. Ai palazzi ex Cirio, dove e’ stato scoperto un focolaio di Coronavirus che ha coinvolto 43 residenti, per lo piu’ bulgari di etnia rom (tutti asintomatici), c’e’ calma in attesa dell’arrivo di Matteo Salvini previsto per domani. Su uno dei cinque palazzi sottoposti a cordone sanitario, quello dove risiedono soprattutto italiani, ancora campeggia lo striscione con la scritta “Salvini metti ordine, ci vogliono le p….”. A poche centinaia di metri, sul lungomare, il clima si riscalda sei si parla con i gestori dei lidi balneari. Lamentano le disdette per gli abbonamenti di luglio e agosto, arrivate in appena sette giorni. Domenica 21 giugno, quando ancora il focolaio non era emerso, gli stabilimenti erano pieni, e nei parcheggi non si trovava posto. “