Scoperti 7 micro-cellulari in carcere: nascosti tra il prosciutto e nelle melenzane

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Nella mattinata di martedì 12 maggio gli Agenti della Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere in servizio presso il settore controllo e smistamento pacchi del Penitenziario, durante i controlli di routine hanno intercettato 7 telefonini occultati nei generi alimentari destinati ai detenuti.

 

A darne notizia è il Dirigente Nazionale del Si.P.Pe (Sindacato Polizia Penitenziaria) Michele Vergale che da sempre denuncia la mancanza di personale e dei mezzi idonei per contrastare l’ingresso nel Penitenziario di ogni cosa ritenuta illecita.”Nel settore controllo e smistamento pacchi – commenta Vergale – posto dove ai famigliari dei detenuti è consentito lasciare ai loro cari reclusi – previo autorizzazione e quantità stabilita -, pacchi, denaro e generi alimentari, gli Agenti del settore durante i controlli di routine hanno rinvenuto sei micro telefonini occultati in mezzo al prosciutto e un smartphone occultato in mezzo alle melanzane”.

Sul caso interviene anche il Segretario Generale del SIPPE Carmine Olanda: “Questo fenomeno oramai è diffuso in tutti i Penitenziari, in questa settimana il ritrovamento dei telefonini è stato denunciato anche al Carcere di Augusta dal Nostro Dirigente Sindacale Sebastiano Bongiovanni e al Carcere di Velletri dal nostro Dirigente Sindacale Ciro Borrelli, ma a quanto pare – commenta Olanda – per le Istituzioni questo tipo di problema non è importante e prioritario. Il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede non può fare finta di niente”.



    “Il problema è grande e va risolto subito. L’Amministrazione – conclude Vergale – anziché fornire agli Agenti i mezzi idonei per effettuare i controlli, preferisce aumentare l’orario di servizio al Personale per dare più opportunità ai famigliari dei detenuti di lasciare pacchi, denaro e generi alimentari ai loro cari reclusi. Ancora una volta il SIPPE (Sindacato Polizia Penitenziaria) si congratula con gli Agenti di Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere, che nonostante la carenza di Personale e dei mezzi necessari per contrastare l’ingresso nel Penitenziario di ogni cosa ritenuta illecita, ha dimostrato di avere ancora una volta grande professionalità e spirito di sacrificio”.




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