Coronavirus: appello per ‘gli invisibili’ di Castel Volturno

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Un appello a non lasciare indietro nessuno, in particolare la popolazione italo-africana di Castel Volturno, quella ai margini che non appare tra i 25mila residenti iscritti all’anagrafe, e che con l’emergenza Coronavirus si trova ad affrontare una situazione al limite della sopravvivenza, con tutti i settori economici fermi. A lanciare la richiesta di aiuto e’ la rete “Castel Volturno Solidale”, formata dalla Caritas di Capua e CASERTA, dal Centro per migranti Fernandes, dalle Parrocchie, dai Missionari Comboniani, dal Centro sociale ex canapificio di CASERTA e dal Movimento dei Migranti e dei Rifugiati; e’ stata promossa anche una raccolta fondi tramite un conto intestato alla Caritas di Capua. Servono con urgenza viveri, medicinali, e altri beni di prima necessita’ anche per i tanti bambini.

Si calcola che i domiciliati non residenti a Castel Volturno siano tra i 15mila e i 20mila, quasi tutti immigrati extracomunitari, in maggioranza africana; ma tantissimi sono anche gli italiani che si trovano a vivere le stesse condizioni di precarieta’ economica e sociale degli stranieri. Quasi tutti sono lavoratori impiegati spesso in nero nell’agricoltura, nella filiera bufalina, nell’edilizia e d’estate sulle spiagge, in ristoranti e pizzerie. “Questa popolazione – spiegano i promotori dell’appello – va oltre una cittadinanza di 25 mila abitanti residenti. Vi sono migliaia di cittadini italiani e stranieri che sono domiciliati in un area di 27 km di lunghezza, oggettivamente grande e complessa da amministrare. Tante difficolta’ ed emergenze, pero’, sono rese ancora piu’ drammatiche dalla cieca burocrazia e dalla precarieta’ dei permessi di soggiorno. Auspichiamo quindi che si pensi anche a forme urgenti di regolarizzazione dei soggiorni e del lavoro. Rispondere ai bisogni primari di queste persone vuol dire anche combattere contro le mafie e lo sfruttamento”.




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