Il banco alimentare distribuisce prodotti scaduti? La denuncia di una donna di Pontecagnano

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A causa della situazione legata all’emergenza sanitaria da Coronavirus molte persone vivono momenti di difficoltà economica e per questo i comuni del territorio campano hanno istituito dei numeri telefonici con i quali i cittadini bisognosi possono richiedere la consegna di generi alimentari.
Una cittadina di Pontecagnano, la signora Monika R., ha richiesto al proprio comune di appartenenza di poter beneficiare dell’aiuto predisposto per poter avere una scorta di cibo in casa. Dopo aver ricevuto i generi alimentari, consegnati dal banco alimentare, la signora Monika ha denunciato, attraverso un video su facebook, come molti prodotti fossero scaduti e quindi non consumabili, raccontando anche della presenza di vermi nelle confezioni di pasta.

Per fare chiarezza sulla vicenda è intervenuto il presidente del banco alimentare Campania Roberto Tuorto in diretta telefonica alla trasmissione radiofonica “La Radiazza”, condotta da Gianni Simioli e con il Consigliere Regionale dei Verdi Francisco Emilio Borrelli:” La pasta, prodotta da un noto pastificio, è stata consegnata a diversi comuni e la signora Monica è stata la prima a lamentare la presenza di vermi. Per quanto riguarda invece i prodotti come le merendine, non c’è una data di scadenza ma si parla di TMC (termine minimo di conservazione), indicato alla dicitura ‘consumarsi preferibilmente entro”, che ha una proroga fino a 6 mesi in cui i prodotti possono essere consumati.”
“Apprezziamo tantissimo il lavoro svolto dal banco alimentare, che in questo periodo è fondamentale, è una salvezza per tantissime persone. Ciò che però ci piace meno è che alcune aziende produttrici diano ai banchi alimentari prodotti scaduti, o quasi, invece di mandarli al macero, e questa non è proprio una bellissima azione di solidarietà anche perchè di fatto risparmiano anche le spese di smaltimento. In ogni caso è giusto dare alle persone informazioni corrette: c’è differenza tra data di scadenza e TMC, quest’ultimo non rappresenta un termine entro il quale il prodotto deperisce ma è una data entro la quale l’alimento potrebbe perdere le proprietà organolettiche. In poche parole i prodotti che riportano la dicitura ‘ da consumarsi preferibilmente entro’ possono perdere un poco fragranza e sapore ma possono essere consumati. Di certo chi fornisce i banchi alimentari di prodotti non più vendibili non ci fa una bella figura ed espone i volontari a critiche ingiuste” – sono state le parole del Consigliere Borrelli e di Simioli.




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