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Violazioni palesi sul Concorsone alla Regione Campania. Le accuse dell’avvocato Pisani: ‘Si ripetano le prove’

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“Regione Campania e Formez rispettino i diritti di tutti i candidati e garantiscano trasparenza annullando in autotutela le inaffidabili procedure di correzioni palesemente in tilt e causa di gravi danni”. Lo hanno affermato gli avvocati Angelo Pisani e Vittorio Scaringia, incaricati da diversi candidati, per verificare la correttezza della procedura concorsuale in questione per i quali “desta parecchio scalpore l’operato del Formez in particolare nel Corso-concorso per il reclutamento di n. 963 unita’ di personale da inquadrare in diversi profili professionali di Categoria D presso la Regione Campania”. “Ed invero – hanno spiegato i legali – il Formez ha, in data 11.11.2019, pubblicato i risultati provvisori di superamento della prova preselettiva, poi, a causa di disguidi tecnici relativi alle impostazioni del software di correzione, ha, in data 17 dicembre 2019, corretto e modificato i precedenti risultati ed infine, sempre a causa di problemi riguardati il sistema informatico di correzione degli elaborati, ha, in data 23 gennaio 2020, nuovamente corretto le prove, stravolgendo di fatto per ben 3 volte la graduatoria degli ammessi alla fase successiva del concorso”. “A seguito di tale comportamento – hanno aggiunto – si e’ verificato che candidati esclusi al primo scrutinio, sono stati poi riammessi con la seconda correzione ed infine, definitivamente esclusi a seguito dell’ultima valutazione”.  Per Pisani e Scaringia “tale modus procedendi e’ palesemente violativo dei principi di trasparenza e pubblicita’, previsti dalla Legge 7 agosto 1990 n.241, che regola l’azione amministrativa nonche’ delle disposizioni dell’Art. 97 della Costituzione per quel che concerne il buon andamento e l’imparzialita’ della Pubblica Amministrazione”. I legali, pertanto, “alla luce delle numerose illegittimita’ perpetrate dal Formez ed al fine di ripristinare la par condicio di tutti i candidati, invitano e diffidano l’Amministrazione regionale ad annullare immediatamente, in via di autotutela, la procedura concorsuale ed a procedere alla indizione di un nuovo concorso, salvo rispondere di tutti i danni”. 

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