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Napoli, al Cardarelli una ‘Breast Unit’ di eccellenza diretta dal senologo Martino Trunfio

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Medici di Straordinaria Qualità, Senologia, il Chirurgo Martino Trunfio, Breast Unit dell’Ospedale Antonio Cardarelli di Napoli. Dottore Martino Trunfio, ci parla di questa Eccellenza di questo reparto della Chirurgia Senologica, e del suo importante lavoro all’interno di questo reparto ? Sono il Chirurgo della Breast Unit del Cardarelli, l’Azienda Ospedaliera di rilievo Nazionale. Dal 2005, abbiamo istituito l’Unita’ di Senologia con un gruppo di lavoro che comprende, il Chirurgo, l’Oncologo, il Radiologo e l’Anatomo-patologo, a questi si affiancano anche altre figure professionali, il Dietista, lo Psicologo, l’Endocrinologo, tutte figure professionali che insieme a infermieri e tecnici operano presso la nostra azienda dedicando gran parte del loro lavoro alla breast unit Cardarelli, . Nella nostra Brest Unit, è in funzione un ambulatorio aperto tre volte alla settimana, dalle ore 8.00 del mattino alle ore 13,00, dove la paziente viene visitata e si programmano gli eventuali accertamenti del caso. Disponiamo di un reparto dedicato con posti letto dedicati sia per il ricovero in day hospital che in regime ordinario. Si programmano gli interventi chirurgici due volte la settimana in sedute operatorie dedicate solo alla patologia mammaria. Vengono eseguiti interventi chirurgici sia per la Patologia Benigna che per i noduli sospetti. Per quanto riguarda la parte oncologica, riusciamo a operare piu di 300 cancri all’anno, un bel numero: Viene preferita quando possibile una chirurgia conservativa tipo quadrantectomia rispetto alla demolizione come la mastectomia . questo diventa possibile solo con diagnosi precoce, sempre utili sono gli screaming che vengono effettuati dalle ASL di appartenenza, Cosi’ come la mammella, oggi si riesce a salvare anche i Linfonodi Ascellari, che una volta venivano sempre asportati. Questo grazie alla Tecnica del Linfonodo Sentinella, che ci permette di prelevare un solo linfonodo ascellare per fare Diagnosi di eventuali Metastasi Ascellari. Per identificare il Linfonodo Sentinella, si usa una tecnica definita Linfoscintigrafia: Si inietta sottocute nella mammella una minima quantità di un isotopo debolmente radioattivo che, seguendo la via linfatica della mammella, si accumula nel primo linfonodo ascellare. Questo viene quindi asportato durante l’intervento chirurgico e analizzato in estemporanea cosi da avere subito la notizia della presenza o meno di metastasi. La tecnica del linfonodo sentinella è una procedura che consente di sapere, con un esame poco invasivo, se il tumore originato nel seno ha iniziato a diffondersi ad altri organi. In caso di tumore al seno, attraverso queste vie, le cellule tumorali possono diffondersi ad altri organi. . Proprio su questa dinamica si basa la tecnica del linfonodo sentinella: se il primo linfonodo di questa catena (il linfonodo sentinella) non è stato raggiunto dalle cellule tumorali, allora è quasi certo che anche quelli posti a monte sono indenni e che quindi il tumore non ha ancora incominciato a diffondersi. Disporre di questa informazione consente non solo di impostare al meglio la terapia, ma anche di risparmiare alla donna un intervento con conseguenze potenzialmente serie: lo svuotamento del cavo ascellare, cioè l’asportazione di tutti i linfonodi ascellari. A seconda dei casi, la biopsia del linfonodo sentinella può essere eseguita prima dell’intervento in anestesia locale o direttamente durante l’intervento al seno. Noi preferiamo sempre quest’ultima. Dottore Trunfio, in quali casi si sviluppa un tumore all’interno della mammella ? Non e’ che conosciamo qual’e’ la causa, sicuramente ci sono delle predisposizioni della ghiandola, predisposizioni genetiche, pazienti con genitori o parenti che hanno avuto il cancro alla mammella, .
Nei casi in cui ancora oggi siamo costretti a demolire, quindi a fare le Mastectomie che ancora sono delle volte necessarie, vengono sempre proposte alle pazienti interventi di ricostruzioni, quindi difficilmente una paziente va’ via da questo reparto senza una mammella, quindi anche nei casi di una Mastectomia ( l’asportazione chirurgica di tutta la mammella,) ci occupiamo di ridare alla donna una “mammella ricostruita “ mediante l’utilizzo di Espansori temporanei o Protesi definitive nello stesso momento chirurgico della demolizione. In altri casi particolari si propone alla paziente interventi ricostuttivi piu impegantivi con Lembi muscolocutanei etc. con l’ausilio della collaborazione della Chirurgia Plastica.
Inoltre possiamo eseguire quando possibile le mastectomie conservative cioe l’asportazione dell’intera ghiandola conservando però tutta la cute della mammella e anche il complesso areola capezzolo. Dottore Trunfio, dove vi troviamo, insieme alla vostra equipe medica specializzata di professionisti? Ci troviamo nel Padiglione A, dell’Ospedale Cardarelli al piano meno 1 , mentre la parte della Diagnostica Senologica opera nel Padiglione P. C’è in progetto al Cardarelli, la creazione di un unico polo Senologico , dove convergere tutte le attivita’, dalla diagnosi alla visita alla medicazione al follow up alla attività di preospedalizzazione dove le pazienti vengono preparate all’intervento chirurgico per cosi programmare i giorni di ricovero il più breve possibile .

 Valentina Busiello


Articolo pubblicato il giorno 24 Ottobre 2019 - 08:40


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