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"Ritrovare questi mini congegni- spiega il Segretario Provinciale Osapp Napoli, Luigi Castaldo- in un istituto penitenziario come il Salvia dove soggiornano circa 2200 ristretti non è cosa da poco e spesso grazie alle sinergie con le altre forze dell'ordine si riesce ad individuare con certezza i colpevoli di tali azioni. Gli stratagemmi per l'introduzione di questi mini telofonini sono molteplici ma grazie alle nuove strumentazioni e grazie all'operatività del personale di Polizia Penitenziaria coordinato con zelo e deontologia dal comandante del Salvia, commissario capo coordinatore dott.Diglio G. e dai suoi funzionari subalterni, si è riusciti ancora una volta a reperire oggetti non consentiti. L'Amministrazione Penitenziaria dovrebbe investire maggiori risorse in strumentazioni di schermatura e filtraggio degli istituti penitenziari affinché siano evitati e limitati contatti con l'esterno da parte di ristretti con intenti criminosi".
Il Segretario Provinciale Osapp Napoli si auspica quanto prima soluzioni operative idonee per la tutela dell'interesse collettivo affinché all'interno degli istituti penitenziari campani sia sempre più difficile poter far entrare materiale pericoloso non consentito.
"In particolar modo presso il Salvia di Poggioreale che per la grandezza e tipologia della struttura penitenziaria e la densità di ristretti ubicati ritrovare materiale occultato, con lo scarso personale messo a disposizione e gli attuali mezzi è una vera e propria impresa, pertanto va il plauso dell'Osapp a tutti i poliziotti penitenziari che in esso vi operano magistralmente".
Napoli, a Poggioreale microtelefono trovato in cella ad un detenuto trentenne italiano
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