#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 6 Maggio 2025 - 13:14
20.6 C
Napoli
Alla Mostra d’Oltremare con Dinosaurs Experience: un viaggio tra i...
Cimitile, truffa ai danni del Comune: funzionario sospeso per un...
Ceferin attacca: “Stadi italiani da terzo mondo, sono una vergogna....
Campi Flegrei, firmato il protocollo per vigilare sui fondi pubblici
Pugni, sputi e minacce anche davanti ai figli: incubo senza...
Lavoro nero sull’Altopiano del Laceno: scoperti 12 dipendenti irregolari in...
Picasso oltre i dipinti, il suo mondo creativo in mostra...
Cardito consegna le chiavi della città al difensore del Napoli...
Giugliano, letame su 10mila metri quadri: azienda bufalina sotto sequestro
A Castelnuovo Rangone tre giorni di immagini e legalità con...
Debutta in anteprima nazionale alla Sala Assoli-Moscato CRICK atto unico...
Tragedia di Frattamaggiore: indagato il titolare dell’impresa edile
Eav, sciopero di 24 ore domenica 11 maggio
Airola, accoltellamento di un 19enne: denunciati 5 stranieri
Campi Flegrei: scossa all’Alba, Scossa di magnitudo 2.3 nel Golfo...
Amalfi, escursionisti stranieri dispersi nella Valle delle Ferriere: soccorsi e...
Caserta, furto di carburante: due arresti e un poliziotto ferito
Napoli, il prefetto Di Bari annuncia: “in arrivo altre telecamere”
Napoli, città divisa sul caso dei turisti israeliani
Casoria, tentato omicidio a bottigliate: la Cassazione annulla la condanna...
Allarme in provincia di Napoli: a rischio dimezzamento terapie per...
Scafati, madre accusata di maltrattamenti sui figli: scatta il divieto...
Bit Generation Live Party: Un Viaggio tra Musica e Società
Stefano de Martino in Meglio Stasera, riparte da Napoli summer...
Al Trianon Viviani Dacia Maraini e Francesco De Carlo
Napoli, McTominay diventa santo laico: la sua immagine in una...
Antonello Di Pinto presenta Caravaggio – Il Portale per arrivare...
Caso Orlandi, indagato un blogger di Frosinone: avrebbe nascosto rivelazioni...
Volare sull’Arte, esperienze esclusive di volo libero in mongolfiera nei...
Nu piezzo giusto il nuovo brano del cantautore mascherato UAH...

Di Pietro parla al processo Stato-Mafia: ‘Salvo Lima incassò la tangente Enimont attraverso Paolo Cirino Pomicino’

facebook

SULLO STESSO ARGOMENTO

Ascolta questo articolo ora...
Caricamento in corso...

“Anche Salvo Lima incassò una tangente Enimont da Raul Gardini, attraverso i Cct che gli girò Cirino Pomicino”. A rivelarlo in aula, al processo d’appello sulla trattativa tra Stato e mafia è l’ex pm Antonio Di Pietro, sentito come teste dalla difesa del generale Mario Mori. Di Pietro parlando dell’inchiesta Tangentopoli nel 1992 ha riferito dei “collegamenti tra affari e politica” e ha ribadito che “i soldi di Gardini finirono anche a Salvo Lima”. All’epoca Di Pietro aveva avuto anche dei rapporti di collaborazione con i giudici Paolo Borsellino e Giovanni Falcone. “Il primo che mi disse ‘dobbiamo fare presto, dobbiamo chiudere il cerchio’ fu Paolo Borsellino”, racconta Di Pietro. “L’elemento predominante del collegamento Nord-Sud o affari e mafia, l’ho avuto quando ho avuto il riscontro della destinazione della tangente Enimont da 150 miliardi di lire – dice Di Pietro – e il mio impegno allora era di trovare chi erano i destinatari, perché avevamo trovato la gallina dalle uova d’oro, la cosa che avevamo davanti era la necessitò di trovare i destinatari”. E spiega: “L’ultimo destinatario fu proprio Salvo Lima che però incassò attraverso Cct. Non potemmo sapere molto perché nel marzo 1992 Lima venne ucciso a Palermo e Gardini si uccise”. “Ma si trattava di vedere chi quella parte di tangente di provvista di 150 miliardi di lire li aveva incassati e abbiamo trovato che 5,2 miliardi li aveva incassati Cirino Pomicino, e fu Cirino Pomicino che diede i cct a Salvo Lima”. “Nel 1992, da febbraio a maggio e fino all’omicidio Di Falcone, l’inchiesta ‘Mani pulite’ si allargò e assunse una rilevanza nazionale – dice ancora Antonio Di Pietro nel corso della deposizione rispondendo alle domande dell’avvocato Basilio Milio – Io mi confrontai con Giovanni Falcone che mi disse che le rogatorie erano l’unico strumento per individuare le provviste e mi accennò che da lì si arrivava anche in Sicilia. Ecco perché bisognava controllare gli appalti anche in Sicilia”. Di Pietro parlò anche con Paolo Borsellino “degli stessi argomenti”. “Man mano che si sviluppava l’indagine era più opportuno andare a cercare dove si formava la provvista”.


Articolo pubblicato il giorno 3 Ottobre 2019 - 12:11

ULTIM'ORA


DALLA HOME

Cronache Podcast

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE

Cronache è in caricamento