Casalesi nella gestione dei rifiuti, il pm chiede 20 anni per due ex sindaci del casertano

SULLO STESSO ARGOMENTO

Caserta. Soldi e favori elettorali dalla Multiservizi in cambio di affidamenti illegali: il pm chiede 20 anni per due ex sindaci di Gricignano d’Aversa e Orta di Atella. Dura requisitoria, questa mattina, del pubblico ministero della Dda di Napoli, Alessandro D’Alessio nei confronti di Andrea Lettieri e Angelo Brancaccio, ex sindaci dell’agro aversano per presunte infiltrazioni del clan dei Casalesi nella gestione dei rifiuti. Richiesti 12 anni per Lettieri, ex sindaco di Gricignano d’Aversa accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e 8 anni per Angelo Brancaccio, ex sindaco di Orta di Atella accusato di corruzione aggravata dall’art 7, metodo mafioso.  Secondo l’accusa, avrebbero ottenuto dalla società Multiservizi, vantaggi economici e favori elettorali in cambio di affidamenti illegali. Nel collegio difensivo fanno parte gli avvocati Mario Griffo Giuseppe Stellato. La sentenza fissata per l’11 dicembre.




LEGGI ANCHE

Carcere di Poggioreale: protesta dei detenuti del reparto Avellino

50 detenuti del reparto Avellino del carcere di Poggioreale hanno protestato battendo oggetti contro i cancelli di sbarramento dalle prime ore del mattino fino alle ore 15:00 di oggi. I detenuti contestavano la circolare DAP che disciplina la consegna di generi alimentari e indumenti da parte dei familiari (15 kg di indumenti e 5 kg di generi alimentari). Con arroganza, hanno preteso di parlare con il direttore minacciando ulteriori proteste. Grazie all'interlocuzione dell'unico agente rimasto chiuso...

Il clan dei telefonini in carcere. Il pentito: “Entravano nascosti nelle ruote delle sedie a rotelle dei familiari”

L'ingegno dei detenuti e dei loro familiari complici per entrare in carcere tutto quello che di illegale non conosce limite ne ostacoli. "Noi facevamo entrare i telefonini anche attraverso un detenuto di Marcianise di cui non ricordo il nome ma solo il soprannome plusiello, questa persona faceva entrare i telefonini utilizzando la sedia a rotelle di un familiare che veniva a trovarlo in carcere, in quanto le sedie a rotelle non vengono perquisite al momento...

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE