Segregata, picchiata e violentata dal marito, donna lo denuncia alla Polizia: arrestato pakistano

SULLO STESSO ARGOMENTO

Salerno. Un 37enne pakistano è stato arrestato dai carabinieri e rinchiuso in carcere perché accusato di sequestro di persona, lesioni, violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia. A sporgere denuncia è stata la moglie che, dopo quattro anni di violenze, è riuscita a fuggire dalla sua abitazione rivolgendosi all’autorità giudiziaria. La donna, ora, è stata condotta in una casa di accoglienza del Nord Italia. Il suo calvario inizia nel 2015 quando, all’età di 18 anni, la ragazza viene obbligata a sposare l’uomo, che all’epoca aveva 33 anni, ma che – secondo quanto riferito dalla vittima – aveva mentito sulla sua età. I due, per un anno, vivevano a casa dei familiari di lui dove lei è stata costantemente picchiata non solo dal marito ma anche dagli altri membri della famiglia. Un paio di anni fa, però, si trasferiscono in Italia e precisamente a Battipaglia dove l’uomo trova lavoro come agricoltore. E, anche qui, le violenze continuano. La donna ha raccontato di essere stata picchiata, violentata e segregata in casa e a volte il marito le avrebbe provocato delle bruciature con dell’olio bollente. Dopo mesi e mesi di sofferenza, la ragazza ha trovato il coraggio di fuggire e di denunciare l’uomo.




LEGGI ANCHE

Castellammare choc: in rete tutte le immagini dell’omicidio di Alfonso Fontana

Era arrivato con qualcuno a Torre Annunziata la sera in cui fu ucciso Alfonso Fontana, il rampollo della nota famiglia di camorra dei "Fasano" di Castellammare di Stabia. Per il suo omicidio è in carcere da un mese uno dei boss del quartiere Moscarella, Catello Martino detto "puparuolo". La novità investigativa per i soli media la si evince da un video , che stava circolando in rete da due giorni e che è stato diffuso...

Omicidio Maimone, colpo di scena al processo: testimone incriminato in udienza

Durante il processo sull'omicidio dell'aspirante pizzaiolo Francesco Pio Maimone a Napoli, un testimone chiave è stato incriminato per falsa testimonianza durante l'udienza. Il titolare di uno degli chalet vicini al luogo della tragedia ha fornito dichiarazioni contraddittorie e omissive, portando alla sospensione dell'udienza. Il presunto assassino, Francesco Pio Valda, è stato descritto come un soggetto sconosciuto precedentemente alla lite che è scaturita da un litigio riguardante un paio di sneakers firmate. Il comportamento del testimone, Giovanni...

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE