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Napoli, sfollati degli Incurabili, Verdoliva: ‘Inammissibile l’atteggiamento di chi nega l’impegno dell’Asl’

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Napoli. In merito alle notizie di stampa relative ai rapporti tra l’ASL Napoli 1 Centro e gli sfollati del Complesso Santa Maria degli Incurabili, la struttura commissariale tiene a precisare di aver sin da subito (vale a dire dal 06.04.2019 – data della diffida n° PG.2019.320745 del Servizio Protezione Civile del Comune di Napoli) garantito a proprie esclusive spese una soluzione alberghiera, provvisoria e alternativa, per assicurare “un tetto” ai nuclei sfollati, sollecitando il Comune di Napoli e l’Ufficio Territoriale del Governo (con note reiterate dell’11 aprile, del 13 aprile e del 16 aprile) ad indire una riunione urgentissima per illustrare le difficoltà amministrative per dar seguito alla sistemazione alberghiera degli sfollati. Tutto questo nonostante in molti casi non vi fosse, o non vi fosse chiarezza, rispetto al titolo abitativo a supporto dell’occupazione dell’immobile sgomberato.
Sulla questione è stato attivato, quindi, il tavolo per il Diritto all’abitare presso l’omologo Assessorato del Comune di Napoli, che ha raggiunto diversi risultati. In primis, un alloggio sostituivo per uno dei nuclei familiari a seguito di disponibilità di un appartamento di proprietà dell’ASL Napoli 1 Centro. La Regione Campania ha previsto un contributo economico sul costo dei nuovi contratti di locazione, a valere su di un fondo messo a disposizione del Comune di Napoli (fino a € 250,00), in presenza dei requisiti anagrafico reddituali dei nuclei sfollati, accertati dagli uffici comunali competenti. E ancora, un ulteriore contributo economico (in aggiunta a quello regionale) sul costo dei nuovi contratti di locazione (fino ad € 200,00), ad esclusive spese ASL Napoli 1 Centro, in presenza dei medesimi requisiti anagrafico-reddituali dei nuclei sfollati, accertati dal Comune di Napoli e un contributo economico (pari a € 500,00) – (ancora una volta ad esclusive spese dell’ASL Napoli 1 Centro) per i traslochi, laddove certificati da fattura e bonifico. Infine, un deposito, a cura dell’ASL Napoli 1 Centro, senza alcun costo per i nuclei familiari, per i mobili che non sia possibile sistemare – per motivi di spazio – nei nuovi alloggi. È bene ricordare che al tavolo hanno partecipato molti Enti che, in tutti i casi, hanno manifestato la loro assoluta impossibilità a mettere a disposizione soluzioni abitative alternative e provvisorie, né hanno fattivamente contribuito, sotto il profilo economico, alle esigenze dei nuclei.
«È un dato di fatto – sottolinea il commissario straordinario Ciro Verdoliva – che al di là dei risultati del tavolo, ad oggi l’unico Ente che ha garantito l’aiuto concreto per le immediate esigenze degli sfollati degli Incurabili è stata l’ASL Napoli 1 Centro con un esborso di circa 150.000 euro, salvo conguagli, per il pagamento delle strutture alberghiere di volta in volta individuate. Si tratta però di una situazione che non è più sostenibile, sotto il profilo amministrativo e della responsabilità contabile. Anche in considerazione del fatto che sin da subito l’Azienda è stata chiara nel manifestare la necessità per ciascuno dei nuclei di trovare una soluzione alloggiativa alternativa».
Tra l’altro l’ASL, in concomitanza con le diverse sedute del Tavolo per il Diritto all’abitare, ha di volta in volta, prorogato il proprio impegno con le strutture alberghiere: prima fino al 20 maggio 2019, quindi fino al 27 maggio, poi fino al 30 maggio. Poi ancora fino al 12 giugno, quindi fino al 18 giugno e, da ultimo, fino al 30.06.2019, data che non è più procrastinabile in alcun modo. Che questo fosse un termine improrogabile era già stato ampiamente chiarito nel corso dell’ultima riunione del Tavolo per il Diritto all’abitare tenutasi il 18.06.2019. «Non comprendo e non posso condividere l’atteggiamento del Comitato degli Sfollati – conclude Verdoliva – che nel corso di tutte le riunioni del Tavolo ha sempre manifestato la volontà di collaborare rendendosi conto degli sforzi compiuti dall’ASL Napoli 1 Centro. Un atteggiamento che evidentemente era solo di forma, visto che ora sembrano dimenticare gli sforzi, pretendendo una sistemazione alberghiera senza termine. Confondendo la nostra disponibilità per un qualche tipo di obbligo giuridico che non sussiste nelle competenze dell’ASL Napoli 1 Centro»


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