La Segreteria Nazionale del SAPPE, Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria nella persona del Segr.Potrebbe interessarti
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Dopo oculate indagini compiute dalla Polizia Penitenziaria è stato possibile sequestrare l’apparecchio telefonico che era nascosto sulla persona di un detenuto di origine marocchina.
Come ci viene riferito il telefonino anche se in possesso del detenuto extracomunitario era nella disponibilità di alcuni detenuti italiani. Il personale operante ha proceduto al sequestro dell’apparecchio non consentito e alla successiva informativa all’Autorità Giudiziaria competente. Il SAPPE esprime il proprio compiacimento al Personale della Polizia Penitenziaria in servizio presso l’Istituto Arenzano che nei diversi Ruoli e Qualifiche hanno reso possibile con successo tale operazione di Polizia Giudiziaria ponendo termine ad un’attività illegale che avrebbe consentito le comunicazioni dall’interno della Struttura penitenziaria con l’esterno impedendo così eventuali commissioni di ulteriori reati.
Purtroppo erano stati promessi emendamenti dal Capo del Dipartimento Dott. Francesco Basentini al Decreto Legge sulla Sicurezza Bis che prevedevano severe sanzioni penali ai possessori di telefonini all’interno dei circuiti penitenziari.
Come risulta dalla lettura degli Atti parlamentari tali emendamenti non sono stati mai presentati all’interno di detto Decreto riguardante la sicurezza.
Il rinvenimento di telefonini e sostanze stupefacenti negli Istituti della Regione ormai appartiene alla quotidianità e la Polizia Penitenziaria con ridotti organici, mancanza di adeguati strumenti tecnici e nonostante un costante sovraffollamento della popolazione detenuta continua tra mille difficoltà a garantire la sicurezza e la legalità.
La polizia penitenziaria scopre un microtelefono nel carcere di Arienzo
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