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Amiche morte sull’A1 mentre vanno in vacanza: “L’auto era ferma, non ho potuto evitarla” la dichiarazione del conducente del tir di Caserta

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Ancora giallo sulla dinamica dell’incidente verificatosi sull’A1 in cui hanno perso la vita le amiche Veronica Fili, Otilia Camelia Ceornodolea e Zainaba El Aissaoui mentre andavano in vacanza. La sorella di quest’ultima, Souaad, è l’unica ad essere sopravvissuta. Il camionista che col suo furgone ha tamponato l’auto delle ragazze ha detto: “La vettura era ferma, forse in panno. Non ho potuto evitarla
“La loro auto forse era in panne, non ho potuto evitarle”. A parlare è il camionista protagonista dell’incidente verificatosi ieri l’altro, giovedì 6 giugno, sull’autostrada A1 all’altezza di Calcara di Crespellano, Valsamoggia, in cui hanno perso la vita 2 amiche di età compresa tra i 22 e i 23 anni. Veronica Fili, Otilia Camelia Ceornodolea e Zainaba El Aissaoui, 41 anni e alla guida della macchina, sono morte sul colpo, mentre la sorella di Zainaba, Souaad, è l’unica ad essere sopravvissuta. E’ uscita qualche ora fa dal reparto di rianimazione, anche se resta ricoverata all’ospedale di Bologna, ignara del decesso delle sue compagne di viaggio, con le quali avrebbe dovuto raggiungere l’aeroporto e da qui volare alla volta della Spagna per una breve vacanza.
L’auto sulla quale viaggiavano, un’Alfa 147, è stata improvvisamente tamponata da un furgone da 35 quintali, per cause ancora in via di accertamento, provocando la distruzione della parte posteriore della vettura. Alla guida del mezzo pesante c’era un 46enne originario della provincia di Caserta, che ora con ogni probabilità verrà indagato per omicidio stradale plurimo. Proprio quest’ultimo, rimasto illeso nell’impatto e trasferito in ospedale solo per alcuni accertamenti, ha raccontato agli agenti della Polstrada di Modena Nord incaricati di occuparsi dell’incidente, come riporta Il Resto del Carlino, che l’auto delle quattro donne al momento dello schianto era ferma e spenta in mezzo alla seconda corsia, forse per un’avaria, e per questo non ha potuto evitarla.
Sempre secondo il suo racconto, l’Alfa non aveva le quattro frecce azionate né segnali di stop attivi e pare che fosse stata schivata poco prima da un altro mezzo. L’uomo è risultato negativo a tutti i controlli legati ad alcol e stupefacenti e pare sia anche da escludere, stando alle prime ricostruzioni, che fosse al cellulare al momento dell’impatto. La dinamica, tuttavia, resta ancora da chiarire. Intanto, il comune di Sassuolo ha organizzato un momento di commemorazione in programma per oggi, sabato 8 giugno, a partire dalle ore 14,30 presso il PalaPaganelli di sassuolo, in via Ippolito Nievo: tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.

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